«Effettivamente è da un po’ di tempo che circola la voce di una mia partenza per l’Auditorium o la regione, ma non ho nessun a intenzione di lasciare il mio ruolo. Non mi pare ne esistano i motivi. La mia nomina è comunque nella disponibilità del sindaco». Parola di Umberto Croppi, assessore alla cultura del comune di Roma, che risponde a Repubblica in merito alle voci che lo vorrebbero in partenza dalla poltrona di piazza Campitelli in occasione dell’annunciato rimpasto della giunta capitolina. Croppi sgombra il campo da qualsiasi idea di dirottamento ad altre importanti cariche romane: «Escludo di andare a ricoprire la presidenza dell’Auditorium o di qualche altra azienda pubblica per il semplice fatto che un lavoro già ce l’ho. Semmai continuerò il mio impegno politico in maniera diretta, senza bisogno di avere incarichi». Reazione soft, dunque, quella di Croppi ai rumour che accompagnano l’elezione di Renata Polverini alla regione Lazio e, con questa, alla necessità di un allargamento e contestuale rimpasto della giunta del Campidoglio quale camera di compensazione per i consiglieri Pdl esclusi dalla candidatura. Dal canto suo il sindaco Gianni Alemanno precisa, intervenendo a un dibattito su Radio Radio e riferendosi alle voci sull’assessore, che il fatto che stiamo in periodo pasquale non significa che Croppi debba essere l’agnello sacrificale: «Non è tra coloro designati a esser sostituiti», chiude il primo cittadino. (S. C.)