«Ho saputo da Filippo Graviano nel carcere di Tolmezzo intorno al 1999 che il quadro era stato distrutto negli anni Ottanta. La tela era stata affidata ai Pullarà (capimafia della cosca di Santa Maria di Gesù), i quali l’avevano nascosta in una stalla, dove era stata rovinata, mangiata dai topi e dai maiali, e perciò venne bruciata». Parola del pentito di mafia Gaspare Spatuzza, che ricostruisce così la misteriosa fine di una Natività del Caravaggio, già all’Oratorio di San Lorenzo di Palermo. Un olio su tela realizzato nel 1609 e trafugato nel 1969, del quale s’era persa ogni traccia. Tutta da verificare l’attendibilità della ricostruzione del pentito. (S. C.)