Islam Samhan sbarca a Vercelli, al festival di poesia civile. L’artista nasce nel novembre del 1981 ad Amman e attualmente lavora come giornalista al quotidiano indipendente giordano ”Arab al Yawm”. Ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Leggiadra come un’ombra, nel marzo 2007 dopo essere stato autorizzato dal Dipartimento della stampa e delle pubblicazioni; il gran mufti di Giordania però ha giudicato i suoi versi contro l’Islam e, in seguito alle sue dichiarazioni, sia il Dipartimento della stampa che i Fratelli musulmani hanno chiesto che il libro venisse confiscato e il poeta punito. Queste la difesa di Islam Samhan: «La mia raccolta di poesie non voleva insultare l’islam. Ho incluso versetti coranici solo in senso metaforico. La letteratura e la poesia sono passibili di diverse interpretazioni e le persone che sono contro la libertà di espressione li hanno interpretati in senso letterale. Sono convinto che la campagna contro di me serva solo a bloccare la creativita’ dei poeti e degli scrittori giordani. La libertà d’espressione è sancita dalla nostra costituzione, ma a quanto pare dovrò pagare per essermi preso la libertà di esprimere le mie idee in versi». Info: www.poesiacivile.it. (S. C.)