I vizi di Rodgers

Non sono soggetti inventati, frutto della fantasia, i personaggi ritratti nelle opere de Terry Rodgers ma, al contrario, scorci di abitudini reali di una società, quella contemporanea, in cui il "vizio" sembra oramai giocare un ruolo fondamentale. Molto simili alle fotografie e allo stile grafico di Jack Vettriano, benché soggetti, forme e dimensioni siano decisamente meno eleganti, le opere dell’artista verranno esposte in una anteprima europea a Bruxelles dal prossimo 14 gennaio al 27 febbraio 2010 nella Aeroplastics Contemporary -32 rue Blanche. Donne svestite o seminude, ritratti di intuibili orge della classe medio alta, sono i soggetti raffigurati da Rodgers, classe 1947. Dalle tele, però, emerge un profondo senso di disorientamento, e un’inquetudine che lascia intravedere una definita insicurezza. Nonostante gli uomini vengano raffigurati in atteggiamenti fieri, i volti dei personaggi, il più delle volte sono rivolti verso il basso, i loro sguardi non si incrociano mai, e più che di divertimento evidente si può parlare di una vera e propria insoddisfazione generalizzata. Che sia una denuncia alle discutibili abitudini contemporanee? Una possibile chiave di lettura. GUARDA LE FOTO LEGGI L’ARTICOLO (C. M.)