Il Castello di Rivara apre le cantine

C’è chi le utlizza solo per conservare il vino, altri le tengono dismesse, utili solo come vecchi e straripanti ripostigli e c’è anche chi, invece, trova in loro uno spazio degno di un’esposizione artistica. Cosa sono? Le cantine. Singolare questo rapporto con l’arte contemporanea, eppure il Castello di Rivara dal prossimo 18 settembre aprirà i sotterranei rendendoli dei veri e propri spazi espositivi. Questo progetto si sviluppa intorno all’idea di abitare le cantine con l’opera d’arte in uno scambio simbolico che lega il bene artistico, inteso come bene prezioso, con lo spazio da molti ancora utilizzato come caveau di vini pregiati. Lo spazio ideato dal Centro d’Arte Contemporanea Castello di Rivara è stato ricavato dal vespaio progettato dal De Andrade durante la ristrutturazione della Villa neobarocca. Diversi sono gli artisti chiamati ad occupare con i loro lavori i metri quadrati sotteranei del castello torinese. Da Felipe Aguila a Elena Arzuffi a Flavio Favelli, da Nicus Lucà a Andrea Salvatori e tanti altri ancora. Nella serata inaugurale verrà poi presenta la ballata teatrale "Storie di acqua e di vino" allestita dal gruppo Teatro Cultura Lo Zodiaco di Caluso oltre all’esposioni di Plinio Martelli, i dipinti di Davide Oddenino e le fotografie di Pietro Reviglio. Info: www.castellodirivara.it