Niente da fare, non sarà Helsinki ad accogliere un nuovo Guggehneim europeo, almeno non ora. La proposta che girava già dal 2012 è stata bocciata ieri sera quando 85 membri del comitato comunale si sono riuniti e hanno votato il progetto, 53 a 32 sono i numeri del no. Dopo cinque ore di dibattito la miscela di fondi privati e statali di 138 milioni di dollari non andrà a coprire le spese per la costruzione del nuovo museo. Fra le ragioni del rifiuto, oltre alle ingenti somme previste, c’è anche il sito, la struttura avrebbe dovuto sorgere sulle rive di South Harbor, bagnate dal mar baltico, zona però giudicata troppo preziosa per ospitare un museo.
La sede sarebbe stata la quarta della catena Guggeheim che oltre al New York conta Venezia e Bilbao. La struttura secondo Richard Armstrong, direttore della fondazione statunitense, avrebbe portato alla città finlandese lo stesso prestigio culturale che si è riscontrato con il tempo a Bilbao dopo la nascita dell’architettura firmata da Frank Gehry. «Credo – dice amareggiato Amstrong – si sia trattato di reagire a un pressante internazionalismo o una reazione contro la globalizzazione. Ecco come mi sto spiegano la scelta».
