Dunia Mauro al Mack

Crotone

La straordinaria complessità del mondo contemporaneo a tratti immobilizza, come l’installazione artistica di Dunia Mauro dal titolo The isolated. L’artista, di origine romana, ha inaugurato lo scorso 25 luglio la sua mostra personale The outsiders al Mack di Crotone, Museo di arte contemporanea della città calabrese, che la ospiterà sino al 30 agosto. L’esposizione si apre con una distesa di 50 palloni blu ordinati in serie sul pavimento della prima sala. Su ognuno di questi si trova un animale di plastica recinto in un cerchio dal colore di volta in volta diverso in base a quello del manto dell’animale stesso. «Il blu rappresenta il mare nella sua immensità – spiega l’artista – uno spazio infinito dove pur ci si ritrova spesso isolati in un confine che è al tempo stesso intimità e solitudine». Una metafora, dunque, della condizione umana in generale, in particolare di quella degli outsiders, gli stranieri, coloro i quali in realtà di confini nella vita ne hanno varcati tanti sino ad avvertire uno spiazzante quanto mai sano sentimento di estraneità. Quel momento rappresenta, infatti, l’ora della sintesi del vissuto, fondamentale non solo per gli artisti.

Nata a Roma nel ’79, Dunia Mauro si è trasferita a Crotone insieme alla famiglia da piccolissima. In terra di Pitagora ha trascorso infanzia e adolescenza fino ai 15 anni. Poi ha affrontato il primo importante spostamento da una sorta di patria adottiva, ormai sua, alla capitale dove ha proseguito gli studi intraprendendo la carriera artistica. Conclusa l’accademia, l’esperienza all’estero, a Londra con una breve tappa di un anno a Berlino, è stata un passaggio cruciale per carpire nuovi stimoli. Otto anni in gita fuori porta e poi il rientro a Roma. «Per un verso all’inizio mi sembrava un’altra città – racconta Dunia – erano cambiate tante cose, continuavo a sentirmi come straniera in terra straniera».
Un sentimento, questo, che accomuna chi ha vissuto percorsi simili. Una sensazione di estraneità che, per il vero, non è difficile avvertire al tempo d’oggi pur restando nel proprio isolato. Cambiamenti politici, sociali, economici stravolgono il mondo, aprendo milioni di interrogativi e strade per destinazioni ignote. Sceglierne una senza restare fermi rappresenta la chiave del successo, la salvezza. Proprio come accade agli animali nel mito del diluvio universale. A questo tema è dedicato un altro importante lavoro di Dunia Mauro in esposizione al Mack: Noah’s ark. È un video di tre minuti circa, finalista al Combat Prize di Livorno 2014, dall’impostazione teatrale, in cui animali finti si incamminano su una rampa per salire sull’arca di Noè. Nel frattempo, tramite un software di sintesi vocale, parlano dell’evento del millennio, condividendo emozioni tra cui la paura per un destino ignoto tanto che l’arca in video non appare mai. Eppure si imbarcano, e con curiosità. La stessa che spinge il visitatore della mostra, dopo pochi attimi di smarrimento, a proseguire nel percorso tra immagini fotografiche e video per scoprire il mondo oltre lo steccato, sul terreno calpestato da Dunia Mauro in una vita artistica in pieno fiorire. L’esposizione è stata promossa dalla Provincia di Crotone e curata da Alessandra Migani con il supporto di Daniela Longo.

Info: www.theoutsiders.info[email protected]

 

 

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