Parigi, alla Bourse de Commerce un paesaggio sonoro incantato

L'installazione sensoriale trasforma la Rotonda storica in un carillon acquatico sospeso tra casualità e bellezza

Casualità è bellezza. Aperta al pubblico sino al 21 settembre 2025, la Bourse de Commerce – Pinault Collection ospita Clinamen, l’installazione site-specific dell’artista e compositore francese Céleste Boursier-Mougenot, che trasforma la storica Rotonda dell’edificio in uno spazio di contemplazione sensoriale, dove acqua, suono e architettura dialogano in armonia.

L’opera immersiva presenta un vasto bacino circolare di 18 metri di diametro colmo di acqua blu, sulla quale galleggiano oltre 200 ciotole di porcellana bianca. Sostenute da leggere correnti, si spostano e si scontrano delicatamente, generando una melodia incantatoria priva di interpreti umani.

Il risultato è un paesaggio sonoro in continua evoluzione, dove ogni visita offre un’esperienza unica e irripetibile. Il titolo Clinamen, trae ispirazione dal termine latino e dal concetto epicureo che indica la deviazione casuale degli atomi, un concetto filosofico che suggerisce l’imprevedibilità e la libertà del movimento e che riflette l’intento dell’artista di creare un ambiente dove l’incertezza diventa fonte di bellezza. Così, la luce che filtra attraverso la cupola in vetro della Rotonda, il suono delicato delle ciotole che si scontrano e l’atmosfera sospesa invitano i visitatori a immergersi in un momento di calma e introspezione.

Céleste Boursier-Mougenot e i carillon sensoriali

Le leggere correnti create all’interno della vasca in Clinamen fanno muovere le ciotole, che si urtano delicatamente tra loro producendo suoni cristallini e casuali, simili a quelli di un carillon acquatico. Le installazioni di Céleste Boursier-Mougenot spesso coinvolgono elementi naturali o oggetti quotidiani, trasformandoli in strumenti musicali attraverso l’uso di tecnologie innovative. Ad esempio, nella sua celebre opera From Here to Ear, una colonia di uccelli mandarini interagisce con chitarre elettriche, creando una composizione musicale in tempo reale.

Con un background musicale alle spalle, l’artista ha iniziato la sua carriera come compositore per il Théâtre des Genévriers, prima di dedicarsi alle arti visive. La sua ricerca si muove al confine tra musica sperimentale, installazione ambientale e arte concettuale. È conosciuto per l’utilizzo di oggetti quotidiani, strumenti e fenomeni naturali per produrre suoni in modo autonomo e imprevedibile, senza la presenza dell’interprete umano. Il suo lavoro è stato presentato alla Biennale di Venezia nel 2015 al Padiglione Francese, al Palais de Tokyo, al Centre Pompidou, al MoMA PS1 di New York e in numerosi musei internazionali.