JR a Napoli con un progetto monumentale tra arte pubblica e memoria collettiva

Un mosaico fotografico copre la facciata del Duomo con oltre 600 ritratti raccolti in sette quartieri per raccontare l’identità partenopea

Dal 22 maggio 2025, Napoli accoglie un doppio progetto artistico firmato da JR, uno i protagonisti della scena contemporanea internazionale. L’artista francese, noto per i suoi collage fotografici di grande formato, presenta Chi sei, Napoli?, nuova tappa della serie Chronicles, già realizzata in città come New York, San Francisco e L’Avana. Il progetto si articola in due interventi distinti ma complementari: una grande mostra alle Gallerie d’Italia e un’installazione urbana che trasforma la facciata del Duomo in un murale temporaneo composto da 606 volti. L’inaugurazione ufficiale si è tenuta il 21 maggio 2025 alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi e di Don Antonio Loffredo.

Un ritratto collettivo sulla facciata del Duomo di Napoli

Il cuore dell’intervento di JR a Napoli è il grande collage fotografico che, da maggio 2025, riveste la facciata della Cattedrale di San Gennaro. Si tratta di un mosaico di volti, ciascuno appartenente a cittadini incontrati dall’artista tra il 23 e il 29 settembre 2024 in sette quartieri napoletani: Piazza Sanità, Piazza Dante, Fuorigrotta, Mergellina, San Giovanni a Teduccio, Piazza Cavour e il Borgo di Sant’Antonio. Il risultato è una composizione monumentale che non solo occupa fisicamente uno dei luoghi simbolo della città, ma diventa dispositivo di riflessione sull’identità urbana.

L’opera, realizzata con il patrocinio del Comune di Napoli, nasce da un’indagine sociale e fotografica durata due settimane, durante le quali JR ha incontrato persone di ogni estrazione. Ogni partecipante ha scelto come farsi ritrarre e come raccontare la propria storia (in italiano o in napoletano). Il risultato è un’immagine corale che include pizzaioli, poliziotti, scrittori, musicisti, studenti, turisti, religiosi, residenti e lo stesso sindaco. La tecnica di ripresa uniforme, con la stessa luce per tutti, elimina gerarchie visive restituendo pari dignità ai soggetti. L’opera ha suscitato reazioni contrastanti, animando il dibattito sui social: da chi ne apprezza l’impatto culturale a chi ne critica la collocazione. JR, presente all’inaugurazione e in dialogo continuo con il pubblico, ha sottolineato il valore inclusivo dell’iniziativa: un’arte accessibile, gratuita, che si rivolge a tutti.

La mostra alle Gallerie d’Italia

Accanto all’intervento urbano, Chi sei, Napoli? trova spazio anche all’interno delle Gallerie d’Italia, sede museale di Intesa Sanpaolo in via Toledo. Fino al 5 ottobre 2026, la mostra offre uno sguardo approfondito sul progetto e sulle altre tappe della serie Chronicles, mettendo in dialogo esperienze urbane, sociali e visive differenti. Accanto al materiale raccolto a Napoli, sono esposti i murales realizzati a Clichy-Montfermeil in Francia, a Cuba e negli Stati Uniti con The Gun Chronicles: A Story of America.

La sezione partenopea della mostra documenta il “dietro le quinte” del progetto, con testimonianze audio e video accessibili anche online. Il catalogo è pubblicato da Società Editrice Allemandi. La mostra rientra nel programma espositivo delle Gallerie d’Italia che coinvolge anche le sedi di Milano, Torino e Vicenza, sotto la direzione di Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo.

Il legame di JR con Napoli non nasce con questo progetto: già nel 2014 aveva omaggiato gli immigrati napoletani con Unframed sull’isola di Ellis, e con il cortometraggio Ellis, interpretato da Robert De Niro. Da quasi due anni l’artista frequenta la città, assorbendone le dinamiche e interagendo con la comunità. Durante i sopralluoghi per Chi sei, Napoli? ha anche documentato alcuni momenti del set di Parthenope di Paolo Sorrentino. L’opera non intende fornire risposte, ma porre domande: come vorremmo essere ricordati? Qual è il volto che vogliamo restituire della nostra città? In questo senso, JR invita ogni cittadino a riconoscersi in un ritratto collettivo che intreccia passato e presente.