La controversa scultura di Eric Gill torna alla BBC

"Ariel and Prospero" di Eric Gill era stata colpita per il passato di abusi perpetrati dall'artista. La BBC ne ha finanziato il restauro

Era stata vandalizzata ben due volte la scultura di Eric Gill collocata all’esterno della sede londinese della BBC. Ora l’opera, che rappresenta Ariel e Prospero, è tornata al suo posto dopo un controverso restauro e la sua reinstallazione riapre un dibattito che ha attraversato diversi decenni. Attaccata due volte dallo stesso soggetto, che ha colpito l’opera con un martello gridando «pedofilo» nel 2022 e 2023, Ariel and Prospero è l’emblema della reputazione del suo autore, Eric Gill, tra gli scultori e tipografi britannici più celebri del XX secolo ma i cui diari rivelarono negli anni ’80 i suoi abusi sessuali sulle figlie. La scelta della BBC di difendere il restauro di un’opera del patrimonio artistico nazionale inserisce la vicenda nel dibattito su arte e moralità.

La vicenda

A vandalizzare Ariel and Prospero è stato David Chick, cinquantaduenne del Northamptonshire che si è dichiarato non colpevole di aver causato danni per oltre 150.000 sterline durante l’incidente del 2023. Chick era sotto inchiesta per aver attaccato la stessa statua l’anno precedente ed è stato rilasciato su cauzione condizionale nel marzo 2025. Con il processo fissato per maggio 2026 alla Southwark Crown Court, Chick deve tenersi a una distanza di almeno 100 metri dall’opera d’arte. Quanto al restauro, la BBC ha finanziato l’intervento da 529.715 sterline. Accanto alla riparazione della facciata e all’installazione di una nuova vetrata protettiva, l’opera è completata da un codice QR che indirizza gli utenti alla vicenda della statua e alla storia dei crimini di Gill.

La questione Eric Gill: arte e artista si possono separare?

La reputazione di Eric Gill, morto nel 1940, rimase intatta fino agli anni ’80, quando emersero i suoi diari in cui raccontava degli abusi sulle figlie. Fu proprio la BBC a commissionargli le figure shakespeariane negli anni ’30: pur difendendo il restauro della scultura come atto di conservazione, dichiarò di “non tollerare in alcun modo il comportamento violento di Gill”. Un approccio approvato da Duncan Wilson, CEO di Historic England: «Un patrimonio contestato richiede un coinvolgimento articolato. La soluzione della BBC – conservare l’opera fisica affrontandone al contempo la travagliata storia – offre un modello di reinterpretazione». Rimane tuttavia un esemplare al centro di un dibattito senza tempo, ovvero se sia possibile preservare le opere di artisti la cui reputazione è finita in frantumi.

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