Sarà Patrick Tuttofuoco a realizzare un’opera pubblica al Teatro Borsoni di Brescia

Il progetto dell'artista è stato selezionato attraverso la call LIFE ART, che invitava a proporre un'opera permanente per l'esterno del Teatro Borsoni

Sono stati 146 i progetti ricevuti attraverso la call artistica LIFE ART al Teatro Borsoni. Energia creativa per Brescia. La Tua Città Europea, l’iniziativa proposta dal Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con il Comune di Brescia e A2A che ha chiamato gli artisti a raccolta, in particolare i giovani, per realizzare un’opera d’arte pubblica permanente che vada ad arricchire l’esterno del nuovo teatro. A essere selezionato nel progetto curato da Valentina Ciarallo è Patrick Tuttofuoco, artista riconosciuto a livello internazionale con un’importante esperienza nell’arte pubblica e urbana che si è aggiudicato la call con l’opera dal titolo Ex-Stasis.

L’installazione sarà collocata negli spazi esterni del Teatro Borsoni a settembre 2025 e si configurerà come un elemento distintivo del quartiere, arricchendo il paesaggio urbano e impersonando la vocazione di Brescia come città europea aperta ai linguaggi contemporanei. Nel frattempo, a partire dal 16 aprile, il progetto sarà esposto fino all’11 maggio insieme ad altre 26 proposte che hanno partecipato alla call negli spazi del Mo.Ca.

Patrick Tuttofuoco realizzerà Ex-Stasis

L’opera scelta si ispira al concetto di estasi inteso come stato di sospensione e trasformazione interiore. Secondo la filosofia neoplatonica di Plotino, l’estasi è il culmine della condizione umana, in cui la mente supera i propri limiti per ricongiungersi all’unità originaria. Attraverso questa riflessione l’opera di Tuttofuoco si propone come un dispositivo contemplativo capace di stimolare la riflessione individuale e collettiva. La scultura, caratterizzata da una forma concava che evoca un abbraccio aperto, ha la superficie esterna multicolore che contrasta con l’interno specchiante. Una forma aperta, ma che avvolge e invita ad osservare proiettando lo sguardo verso nuovi mondi. Lo specchio cattura e rinfrange la luce, creando un gioco di più percezioni e un dialogo con l’ambiente circostante. La base in ferro, a forma di T, è stata pensata come seduta, a rafforzare la dimensione partecipativa dell’opera e il senso di aggregazione.

Patrick Tuttofuoco ha voluto così commentare il significato dell’opera Ex-stasis: «Un riflesso dell’Uno nel molteplice: l’estasi come slancio oltre la ragione, dove individuo e città si riconoscono fuori dal tempo. In dialogo con il teatro e radicata nel tessuto di Brescia, l’opera si offre come soglia riflettente tra scena e vissuto, cucitura simbolica in un quartiere che è crocevia di storie, presenze e trasformazioni. Brescia è una città alla quale sono legato, che accoglie l’arte con autenticità, dove il dialogo tra spazio urbano e creatività si fa profondo. Qui la mia opera ha trovato ascolto, curiosità, entusiasmo. E certe connessioni vanno coltivate, come un discorso che non si è ancora concluso».

Un’opera per la comunità

«Con questo lavoro Patrick Tuttofuoco contribuisce a valorizzare uno spazio molto significativo per la comunità», spiega la curatrice della call Valentina Ciarallo. «Il teatro è luogo di incontro, ascolto e osservazione. Ex-stasis ne amplifica l’energia con il suo aspetto vibrante. Sarà l’opera di tutti e per tutti, elemento catalizzatore di confronto, trasformazione e curiosità, dove ognuno potrà riconoscersi individualmente e collettivamente, proiettandosi in nuove visioni future». «Le opere d’arte creano bellezza, ovunque si trovino. Per questo abbiamo accolto con particolare favore l’iniziativa di A2A e Ctb di portare, di fronte al nuovo Teatro Borsoni, un’installazione contemporanea, realizzata da un artista di livello internazionale», dichiara invece la sindaca Laura Castelletti.

«La grande partecipazione di artisti alla Call Life Art e la qualità dei progetti pervenuti confermano la bontà dell’idea e l’importanza della sinergia tra soggetti pubblici e privati per rendere Brescia una città sempre più attraente, ricca di stimoli e inclusiva – spiega Roberto Tasca, presidente di A2A -. Siamo fermamente convinti che l’arte, e in particolar modo il Teatro, rappresenti un elemento fondamentale per il territorio, fornendo ispirazione e supporto all’identità e all’economia locali. Questo progetto, che combina energia creativa e partecipazione sociale, riflette il nostro impegno nel promuovere una rigenerazione urbana che sia anche culturale».

Anche alcune menzioni speciali

Il progetto vincitore sarà realizzato nei prossimi mesi e verrà inaugurato a settembre 2025, quando ricorrerà il primo anniversario del Teatro Renato Borsoni. Accanto all’opera di Patrick Tuttofuoco, la commissione ha assegnato una menzione speciale per la ricerca, la poetica, la visionarietà, la sperimentazione di materiali e linguaggi ad altri cinque progetti: Fulmine di Brescia di Francesco Arena, La vita ti guarda di Fabrizio Cicero, Shine here di Federica Di Carlo, Ceiba garden project _2025 di Michele Guido e Home Theatre di Andrea Nacciarriti.

Saranno questi progetti, oltre a quello vincitore e ad altri selezionati (in totale 26) a essere protagonisti di una mostra ospitata dal 16 aprile all’11 maggio 2025 dal MO.CA-Centro per le nuove culture di Brescia. A cura di Ilaria Bignotti e Camilla Remondina, con la consulenza di Valentina Ciarallo, l’esposizione presenterà al pubblico l’opera vincitrice Ex-stasis di Patrick Tuttofuoco e una selezione di 26 progetti ideati da artisti che hanno partecipato alla call artistica LIFE ART al Teatro Borsoni.

info: morettocavour.com

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