Negli spazi del quarto piano della Vancouver Art Gallery (VAG), il curatore Richard Hill della nuova mostra di Emily Carr ha guidato un gruppo di medici e donatori in un tour meditativo in occasione della Giornata Mondiale della Salute del 7 aprile. Durante questa visita i partecipanti sono stati incoraggiati a osservare i 17 “ritratti di alberi” con calma e lentezza e, in seguito, sono stati immersi in silenzio nei profondi ed ipnotici verdi delle foreste della British Columbia dipinte dall’artista.
La visita lancia la nuova iniziativa che unisce salute, arte e natura: un programma che consente agli operatori sanitari di prescrivere una visita ispirata alla natura alla mostra Emily Carr: Navigating an Impenetrable Landscape (25 gennaio 2025 – 4 gennaio 2026) a sostegno della salute mentale e del benessere psicologico dei pazienti. Questo nasce grazie alla collaborazione tra la Vancouver Art Gallery e il PaRx della BC Parks Foundation, ossia il programma nazionale canadese di prescrizione della natura.

La mostra di Emily Carr e la nuova iniziativa per la salute mentale
Il Montreal Museum of Fine Arts è stato il primo museo d’arte al mondo a introdurre le “prescrizioni d’arte” con il lancio di un programma nel 2018 con Médecins Francophones du Canada, ma il VAG afferma che la sua iniziativa è unica in quanto unisce natura e arte attraverso il lavoro di Emily Carr.
Sirish Rao, co-direttore generale ad interim del VAG, ha spiegato che: “Per quanto ne sappiamo, questa è la prima collaborazione di questo tipo tra un programma di prescrizione della natura e un’istituzione artistica in tutto il mondo. Non vediamo l’ora di portare il potere riparatore della natura all’interno degli spazi”. L’iniziativa, insieme a un programma preesistente creato da e per gli anziani chiamato “Art at Any Age”, rientra negli auspici del nuovo laboratorio Art of Wellbeing della galleria (anch’esso lanciato questa settimana e sostenuto dalla famiglia Pamela e Dave Richardson). Rao ha poi parlato del VAG come di un “portale” in cui i clienti possono “radicarsi” all’arrivo e immergersi nelle scene della foresta dipinte da Emily Carr.
Melisa Lem, direttrice di PaRx, in un comunicato ha così dichiarato: “Un numero significativo di conoscenze dimostra che l’accesso a esperienze nella natura, sia all’interno che all’esterno, può migliorare condizioni di salute che vanno dalla depressione e dall’ansia all’ipertensione e al dolore cronico – e le prove crescenti dei benefici dell’arte per la salute sono altrettanto impressionanti”.


L’arte e la natura come terapia alla Vancouver Art Gallery
La nuova iniziativa della VAG si propone di superare la definizione della città di Vancouver arrivata da parte dei ricercatori che la titolano come la “città più infelice” del Canada a causa di una serie di fattori (nonostante le frequenti affermazioni superlative sulla sua qualità di vita). Gli studi suggeriscono anche che il tempo trascorso a socializzare nelle gallerie può alleviare lo stress, il dolore cronico, l’ansia e il senso di solitudine. Inoltre, secondo la galleria, la ricerca ha dimostrato che guardare rappresentazioni di paesaggi naturali può alleviare lo stress psicologico, migliorare l’umore dell’osservatore e stimolare il recupero cognitivo.
La galleria ha così creato un opuscolo speciale contenente alcune istruzioni su come “guardare lentamente” e “entrare in contatto con la natura”. Un passaggio recita così: “Sapevate che l’occhio umano può distinguere migliaia di sfumature di verde? Potreste scegliere una tonalità di verde in uno dei dipinti, fotografarla e poi abbinarla a un angolo di natura che vi attrae”. Inoltre, grazie al programma, i visitatori e un ospite invitato, una volta prescritte le visite, possono tornare al VAG tutte le volte che desiderano e tornare a casa con un libro da colorare di Emily Carr.
