Il Padiglione Italia all’Expo di Osaka è un inno all’arte e alla vita

“L’Arte Rigenera la Vita” è il tema del Padiglione progettato dall'architetto Mario Cucinella come una moderna interpretazione della Città Ideale del Rinascimento

In programma dal 13 aprile al 13 ottobre 2025, tema dell’esposizione universale che ad Osaka in Giappone ospiterà 130 paesi, è Disegnare la società del Futuro per le nostre Vite. L’attesissimo Padiglione Italia, disegnato dall’architetto Mario Cucinella, si sviluppa intorno al tema l’Arte che rigenera la vita, per ripensare alla città ideale del Rinascimento, mettendo al centro del futuro un’intima riflessione sull’io e sulla persona.

«Progettare il Padiglione Italia per l’Expo di Osaka 2025 – ha affermato il fondatore dello studio MCA – è un’opportunità unica per la creazione di un vero e proprio palcoscenico in cui non solo mostrare ad un pubblico globale, cultura, storia e innovazione del nostro paese, ma creare un luogo in cui tessere connessioni: per future collaborazioni, per rafforzare legami per scambi culturali, sociali ed economici».

Il progetto del Padiglione Italia, dialogo fra antico e contemporaneo

La struttura è composta da 2 corpi: una teca che contiene il cuore espositivo ed esperienziale del padiglione e un corpo secondario posto nella parte retrostante la teca che ospiterà le funzioni accessorie. La struttura è permeabile alla luminescenza del cielo e del mare che la circondano e sul fronte principale si aprirà con un ordine gigante di portali che concorreranno all’immagine di grande atrio porticato, posto ad inquadrare le architetture interne del percorso espositivo.

L’esperienza del visitatore è suddivisa in tre atti, ognuno dei quali caratteristico del nostro paese. Si parte dal Teatro, in un mix ibrido di reale e virtuale fra suggestioni visive, di suono e di colore; si passa poi al tema de La città ideale, corpo narrativo e centrale della struttura che accoglierà una serie di botteghe ciascuna dedicata all’indagine di spazi diversi – dall’energia all’alimentazione – ed infine il Giardino all’italiana, rielaborazione contemporanea del labirinto di antica memoria.

Alcune delle opere in mostra, da Caravaggio a Jago

Il portico ospiterà artigiani provenienti da tutte le regioni di Italia, mentre la sezione Io presenta installazioni contemporanee: l’Apparato circolatorio di Jago e le opere di Oriana Persico e di Francesca Leone. Tra i capolavori più attesi, la Deposizione di Cristo di Caravaggio che arriverà in Giappone grazie alla Santa Sede; Il Ritratto di Ito Mancio dipinto nel 1585 da Tintoretto e quattro disegni del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci.

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