A un mese dalla sua chiusura, prevista per il prossimo 27 aprile, la mostra “Il Tempo del Futurismo” alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (GNAMC) continua a sorprendere il pubblico e a confermare il suo grande successo. Con oltre 125.000 visitatori, l’esposizione ha conquistato un ampio pubblico di appassionati e curiosi.
A rendere ancora più speciale questa esperienza, l’esposizione si arricchisce con l’arrivo di due nuove straordinarie opere. I dipinti in questione sono Danseuse (Ballerina in blue) di Gino Severini e Saltatore con l’asta di Gerardo Dottori, provenienti da collezioni private romane. Queste due opere, entrambe di straordinaria importanza, si integrano in un percorso espositivo già ricco e dinamico che continua a celebrare il genio e l’innovazione del movimento futurista.


Due nuove opere per arricchire la mostra “Il Tempo del Futurismo”
La prima delle due opere è Danseuse (Ballerina in blue) di Gino Severini, datata 1913, un olio su tela che misura 61×50 cm. In questo capolavoro il pittore italiano esplora uno dei temi centrali della sua ricerca: il movimento e l’energia espressi attraverso la figura della ballerina. La composizione, fortemente influenzata dal cubismo, rappresenta il dinamismo del corpo umano in movimento (uno degli aspetti che Severini ha cercato di catturare in molte delle sue opere). Questo dipinto, che si inserisce nell’estetica futurista, risalta l’idea di un mondo in costante trasformazione in cui l’energia della danza diventa un simbolo dell’evoluzione della società moderna. Severini stesso, durante la sua giovinezza passata a parigina, fu testimone della vivacità e dell’eccitante atmosfera dei caffè, delle sale da ballo e dei cabaret, dove la danza e il movimento rappresentavano una delle manifestazioni più forti dell’energia del tempo.
La seconda opera, Saltatore con l’asta di Gerardo Dottori, risale al 1934 ed è una tempera su tavola di dimensioni notevoli (101,5×155,5 cm). In quest’opera, Dottori celebra la forza dinamica e l’elasticità di un atleta che sembra sfidare le leggi della fisica in una competizione ideale con il volo degli aerei e la velocità delle automobili. Questa potente immagine dell’uomo in movimento, in lotta contro la forza di gravità, è simbolo di un dinamismo che attraversa non solo il corpo umano, ma anche il progresso tecnologico. Dottori esprime così un ideale di superamento dei limiti umani, un concetto che si ritrova anche nei testi di poeti futuristi come Raniero Nicolai, che definiva la disciplina sportiva come la continua ricerca del “slancio ideale” per raggiungere traguardi apparentemente irraggiungibili.

Eventi collaterali che arricchiscono l’esperienza della mostra
Oltre alle nuove opere, la mostra continua a offrire eventi collaterali che la rendono ancora più interessante e coinvolgente. Il 9 aprile 2025, alle 17:30, si terrà la presentazione del catalogo della mostra, edito da Treccani, presso la Veranda Parolibera, un’occasione per approfondire la conoscenza delle opere e della filosofia futurista che le anima. Il giorno successivo, il 10 aprile 2025 alle 17:00, il talk “Futurismo e Natura: Connessioni Inattese” esplorerà una dimensione meno conosciuta del movimento futurista, ossi quella che lega il Futurismo all’ambiente e alla natura. Questo incontro sarà un’opportunità per scoprire come il movimento, pur essendo principalmente associato all’industria, alla velocità e alla modernità, abbia anche avuto un profondo legame con la rappresentazione della natura e della sua trasformazione.
Inoltre, il 12 aprile, la mostra ospiterà uno spettacolo speciale in onore dell’arrivo di Danseuse (Ballerina in blue). Gli allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, diretti da Eleonora Abbagnato, daranno vita a tre performance che si terranno nell’arco della giornata all’interno delle sale della mostra. Questa sarà un’occasione unica per vedere come la danza, in perfetta sintonia con le opere di Severini, riesca a tradurre in movimento le idee di energia e trasformazione tipiche del Futurismo.

Un tributo al Futurismo e a Filippo Tommaso Marinetti
Oltre a presentare nuove opere e ad offrire eventi di approfondimento, la mostra “Il Tempo del Futurismo” celebra anche l’ottantesimo anniversario della morte di Filippo Tommaso Marinetti, il fondatore del Futurismo, scomparso il 2 dicembre 1944. La mostra, curata da Gabriele Simongini e promossa dal Ministero della Cultura, è un tributo alla figura di Marinetti e al movimento che ha rivoluzionato l’arte e la cultura del Novecento.
Con circa 350 opere d’arte e oltre 150 oggetti d’epoca, tra cui arredi, film, libri, manifesti e persino automobili, motociclette e strumenti scientifici d’epoca, l’esposizione racconta la visione futurista di un mondo in continuo cambiamento e progresso. In particolare, l’esposizione dedica una grande attenzione alla componente letteraria del movimento, che ha avuto un impatto profondo sulla cultura del tempo.
A completare l’esperienza, l’esposizione è arricchita da due installazioni site specific di Magister Art e Lorenzo Marini che contribuiscono a creare un’atmosfera ancora più immersiva e coinvolgente per il visitatore. Con il suo ampio programma di eventi e la sua proposta artistica di grande valore, “Il Tempo del Futurismo” si conferma un’occasione imperdibile per scoprire o riscoprire la potenza di un movimento che ha segnato un’epoca e continua a influenzare la nostra percezione del mondo moderno.

Courtesy Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea