Alla GNAM di Roma il Futurismo diventa un documentario

L'istituzione romana ospita l'anteprima del lungometraggio di Guido Talarico "Il Tempo del Futurismo". Saranno presenti la direttrice Cristina Mazzantini, il Direttore di Rai Documentari Fabrizio Zappi e il produttore Enrico Maccari

Venerdì 28 febbraio alle ore 17:30 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospita l’anteprima del documentario Il Tempo del Futurismo – La bellezza esiste solo nella lotta, prodotto da Obiettivo Immagine in collaborazione con Rai Documentari, che offrirà agli spettatori un’immersione profonda e affascinante nel cuore del movimento futurista. Saranno inoltre presenti all’evento la direttrice del museo Renata Cristina Mazzantini, il Direttore di Rai Documentario Fabrizio Zappi, il produttore Enrico Maccari, la curatrice Francesca Barbi Marinetti e l’artista Lorenzo Marini.

In occasione della più grande esposizione mai realizzata sull’avanguardia novecentesca, il documentario, scritto e diretto da Guido Talarico, editore e direttore di Inside Art, racconta la rivoluzione estetica e culturale di un movimento che ha segnato indelebilmente il XX secolo. Lo stesso titolo del lungometraggio – La bellezza esiste solo nella lotta – allude al paragrafo 7 del manifesto pubblicato su Le Figaro, affermazione poetica sul disimpegno dal torpore della rassegnazione e da altri atteggiamenti di passività criticati da Marinetti.

È il 1909 quando quest’ultimo, fondatore del rivoluzionario movimento, pubblica il manifesto del Futurismo, suscitando grande scalpore nel mondo dell’arte. «Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità», indicava Marinetti come uno dei principi fondamentali del movimento. Da qui, la storia di un gruppo di sognatori, Umberto Boccioni, Carlo CarràLuigi RussoloGino Severini e Giacomo Balla, di una rivoluzione di parole in libertà. «Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia», recita il secondo punto del manifesto.

Attraverso immagini esclusive e testimonianze della direttrice Mazzantini e del curatore della mostra, Gabriele Simongini, il film esplora le radici, i principi e l’eredità futurista, rappresenta il nucleo di una visione radicale che ha trasformato l’arte, la letteratura, la musica e persino la scienza, esaltando la velocità, la tecnologia e la dinamicità del moderno, evidenziando le sue influenze sull’arte contemporanea e la sua continua presenza nel panorama creativo odierno, sopratutto nel campo del cinema e delle arti visive.

Il progetto audiovisivo rappresenta non solo un tributo a una delle avanguardie più audaci della storia dell’arte, ma anche una straordinaria occasione di divulgazione culturale, che permette al grande pubblico di esplorare le oltre 600 opere presenti all’esposizione della GNAM, che visto il grande successo nazionale, è stata prorogata sino al 27 aprile 2025.