L’arte di Gonzalo Borondo in dialogo con il Museo Villa Stuck

"Chrysalis" è il progetto di arte pubblica dell'artista spagnolo, che ha realizzato una gigantesca installazione sulla facciata del palazzo

L’arte del contemporaneo spagnolo Gonzalo Borondo si sviluppa attorno al valore della memoria e della tradizione, al senso dei luoghi e del patrimonio artistico e immateriale. Con Chrysalis, l’artista multimediale che vive e lavora tra Spagna e l’Italia, pone la sua ricerca in un intimo dialogo con gli ambienti e la genesi del Museo Villa Stuck a Monaco di Baviera, casa-studio del pittore simbolista tedesco Franz Von Stuck, ora trasformata in un centro d’Arte Contemporanea. Ogni progetto inizia con lo studio visivo della storia dello spazio e in questo caso, il titolo “Chrisalys” allude al concetto di metamorfosi, in una visione della trasformazione come divenire fluido tra passato e presente e in una dissoluzione dei confini spaziali.  

All’interno del museo, come nelle immagini dell’artista, qualcosa di nuovo è in gestazione: una trasformazione perpetua che lega l’evoluzione dello spazio museale al potere trasfigurante dell’arte, proiettando così nuove possibilità nel futuro. Le iconografie tradizionali del passato diventano nella sua espressione, simboli da attualizzare: agendo in un’ottica site-specific, l’artista si confronta con le radici del contesto in cui opera, creando con le sue installazioni, ambienti fisici ed esperienziali per una nuova percezione dell’eredità collettiva.

In questo caso, approfittando delle impalcature allestite per coprire il Museo in occasione dei lavori di ristrutturazione, Gonzalo Borondo ha rivestito la facciata principale con oltre seicento metri quadrati di rete dipinta: la pittura oro e bianca avvolge l’edificio come fosse una seconda pelle, in un tempo contemporaneo in cui risuonano tempi profondamente radicati nel mondo artistico di Von Stuck. Figure mitologiche e dionisiache trovano in Chrysalis una nuova vita simbolica nella tensione tra Eros e Thanatos, incoraggiando una riflessione su una nuova declinazione ibrida dell’energia maschile, che – attraverso sottili spostamenti di significato – guarda oltre i tradizionali modelli di genere.

Il complesso universo di Borondo combina motivi di cruda fisicità con elementi di delicata fragilità che, come un pensiero fugace, rivelano una presenza altrettanto forte, spazi di percezione multidimensionali che conferiscono al passato nuovi impulsi contemporanei.

Photo by Roberto Conte

Dal 9 febbraio fino a giugno 2025
Villa Stuck Museum, Monaco di Baviera

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