Etnia Barcelona, marchio indipendente di occhiali noto per il suo impegno nei confronti dell’arte, presenta Moi Aussi by Etnia Barcelona, un progetto creativo guidato da Andrea Zampol D’Ortia, ottico e appassionato d’arte, con l’obiettivo di diventare una piattaforma globale dove artisti di tutto il mondo possano esprimersi liberamente e far conoscere la propria carriera artistica.
Il 17 dicembre alle 12:00, nel Convent dels Àngels a Barcellona, il progetto prenderà corpo ufficialmente presentandosi agli occhi del pubblico. Ottantotto artisti da tutto il mondo presenteranno in mostra le loro uniche creazioni realizzate a partire da un insolita tela: un paio di occhiali.
Esposte nel convento spagnolo adiacente al museo MACBA di arte contemporanea, le loro opere saranno sottoposte allo studio rigoroso della commissione, una giuria internazionale composta da sei illustri profili del mondo dell’arte, che selezionerà 24 artisti.
Coloro che verranno scelti avranno il privilegio di partecipare a un programma di residenza artistica che sarà lanciato nel 2025 nel suggestivo spazio della Chiesa dell’Abbazia della Misericordia di Venezia, sede e galleria permanente di Moi Aussi.
Un momento importante dunque nello sviluppo del progetto che si prepara ad affermarsi come appuntamento di punta per la scena creativa contemporanea nella scena nazionale e internazionale.
Alle ore 12:00 del 17 dicembre, un pubblico di esperti e di appassionati del settore avrà l’occasione di ammirare le creazioni esposte e di partecipare alle 12.30 alla proclamazione ufficiale della shortlist di artisti selezionati.
LA COMMISSIONE DI SELEZIONE
La giuria di esperti che sono stati interpellati per esprimere le proprie valutazioni sugli artisti partecipanti è composta da personaggi di rilievo nella scena del contemporaneo. Si tratta di figure eterogenee con esperienze e background diversi che possano per questo fornire una lettura a 360 gradi dei lavori proposti dagli artisti. Ecco la lista completa:
- Tanya Traykovski, fondatrice di TT Fine Art LLC, storica dell’arte e consulente artistica. Ha oltre quindici anni di esperienza nell’identificare artisti emergenti – molti dei quali hanno raggiunto un ampio riconoscimento di mercato, critico e curatoriale – per conto di individui e società. Fornisce inoltre consulenza per la fiera d’arte e l’educazione artistica e ha conseguito un A.B. in storia dell’arte presso la Duke University, un M.A. in storia dell’arte moderna e contemporanea presso la Christie’s Education e un M.B.A. presso la Bocconi University di Milano. È membro del consiglio consultivo del Nasher Museum alla Duke University ed è una valutatrice accreditata di arte moderna e contemporanea.
- Francesco Vullo, artista italiano che vive tra Milano e la Sicilia, il cui lavoro si concentra principalmente sulle sculture e le installazioni. Utilizza una vasta gamma di materiali e oggetti ordinari per creare narrazioni che stimolano la riflessione, spesso scavando nei paradossi della vita moderna. Attraverso le sue sculture, che spesso incorporano elementi naturali, oggetti scartati e materiali industriali, esplora temi come la condizione umana, la memoria collettiva e l’interazione tra il mondo naturale e quello artificiale, sfidare le percezioni e provocare il dialogo sui costrutti sociali. È anche il fondatore e curatore della piattaforma online di arte The Pink Lemonade con la missione di far luce sugli artisti e sui fenomeni culturali che hanno un impatto sulla nostra società.
- Gonzalo Borondo, artista multimediale che vive tra la Spagna e l’Italia. Si concentra sull’esplorazione del valore della memoria e del patrimonio, sottolineando gli spazi di caratteristiche storiche e relazionali. Collaborando dal 2010 con varie istituzioni e spazi in tutto il mondo, le sue installazioni di sono state presentate in musei di fama come UN Museum (Berlino), MACRO (Roma) e Museo de Arte Contemporáneo Esteban Vicente (Segovia). Le sue mostre personali si sono svolte nelle principali città, tra cui Londra, Parigi, Madrid e Milano. In particolare, il suo pezzo ‘Merci’ fa parte della collezione permanente del CAPC Museum (Bordeaux). Dal 2023 è membro titolare della Reale Accademia di Storia e Arte di San Quirce.
- Stefano De Gregori è un direttore di galleria rinomato per il suo approccio lungimirante alla curatela dell’arte contemporanea. La sua pratica enfatizza la ridefinizione dei formati di esposizione tradizionali integrando elementi multimediali, interattivi e spazi non convenzionali per creare esperienze coinvolgenti e immersive per il pubblico. Dal gennaio 2022 è direttore della Galleria Franco Noero. Nel 2021 ha co-fondato la piattaforma artistica Sa.Turn insieme ad Arnold Braho e Giordano Cruciani, iniziativa curatoriale si concentra sullo sviluppo di mostre sperimentali e progetti editoriali innovativi, consolidando ulteriormente il suo impegno a spingersi oltre i confini del mondo dell’arte.
- Pia Bienfait, fashion creative tedesca e docente presso il Paris College of Art, dove insegna la storia della fotografia di moda. Nel suo lavoro personale, Pia mira a liberare la mente dai vincoli tradizionali dell’industria della moda. In un mondo spesso appesantito dalla sua serietà, il suo lavoro è una fuga surreale, che offre una prospettiva ludica e stimolante al visibile. Sia con i suoi concetti per immagini fisse o in movimento, lei piega le regole, ricontestualizzando i suoi soggetti e sovrapponendo il bizzarro e insolito.
- Aitana Modolell, direttrice della Fondazione Etnia Barcelona, che guida iniziative sociali e ambientali di grande impatto focalizzate sul miglioramento della salute visiva per le comunità svantaggiate. Localmente, la fondazione gestisce Et Mirem als Ulls in Catalogna che fornisce assistenza oculistica a bambini e adolescenti a rischio di esclusione attraverso partenariati con optometristi e scuole. A livello internazionale, la fondazione ha sviluppato una rete di ottiche solidali, soprattutto in Senegal, che dà potere alle donne attraverso la formazione per gestire questi centri e migliorare l’accesso locale agli occhiali.
MOI AUSSI PER ETNIA BARCELONA
Moi Aussi è innanzitutto la storia di una passione, di un amore per l’arte e di uno scopo: aiutare gli artisti a espandere la bellezza. Ma è anche la storia di una trasformazione, dove un paio di occhiali abbandonano la loro funzione primordiale di vedere il mondo e rinascono come opere d’arte.
Fin dai suoi inizi, oltre 20 anni fa, Etnia Barcelona ha incorporato l’arte nel suo DNA, considerandola un modo per comprendere il mondo. Questa filosofia si riflette in tutte le sue campagne e collaborazioni con artisti.
Con Moi Aussi, il marchio di occhiali di Barcellona unisce arte e ottica lavorando a stretto contatto con gli artisti e mettendo in evidenza il suo leitmotiv “BEANARTIST”, che si traduce come “Ribellarsi attraverso l’arte”.