Sarà Jan Shrem and Maria Manetti Shrem Museum of Art dell’Università della California a Davis la prima realtà statunitense in assoluto a ospitare una mostra della Collezione Sandretto Re Rebaudengo. Riunendo le opere di 30 artiste internazionali e intergenerazionali, la Fondazione torinese inaugura un capitolo negli Stati Uniti esplorando la tematica della costruzione dell’identità. L’esposizione, dal titolo Through Their Eyes. Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo, prenderà il via il 26 gennaio 2025 nell’istituzione statunitense, dove rimarrà visitabile fino al 22 giugno.
Una mostra tra voci storiche ed emergenti
Saranno 60 le opere esposte al Jan Shrem and Maria Manetti Shrem Museum of Art. Tra pittura, fotografia, scultura e video, la mostra unisce i lavori di alcune delle artiste più importanti del panorama artistico contemporaneo e quelli di nuove voci emergenti: da Nan Goldin a Ambera Wellmann, da Barbara Kruger a Danielle Mckinney. Ogni opera di Through Their Eyes esplora la costruzione dell’identità, in particolare attraverso le lenti del genere e della sessualità, utilizzando metodi diversi per indagare stereotipi e aspettative. Articolata in sei sezioni – Infinite Possibilities, Systems of Value, Becoming a Commodity, The Private and The Public Body, The Notion of the Facade e In Front of the Camera/Behind the Scenes – la mostra è curata da Susie Kantor, responsabile del dipartimento mostre del Manetti Shrem Museum.


All’esposizione californiana prenderanno parte anche i lavori di Giulia Andreani, Vanessa Beecroft, Berlinde De Bruyckere, June Crespo, Ana Elisa Egreja, Jana Euler, Isa Genzken, Mona Hatoum, Zoe Leonard, Sherrie Levine, Sarah Lucas, Jumana Manna, Wangari Mathenge, Tracey Moffatt, Jill Mulleady, Shirin Neshat, Katja Novitskova, Paulina Olowska, Catherine Opie, Christina Quarles, Cindy Sherman, Anj Smith, Rosemarie Trockel, Andra Ursuta, Hellen van Meene e Lynette Yiadom-Boakye.
La Collezione Sandretto negli USA per i 30 anni della Fondazione
«Siamo entusiasti che Patrizia Sandretto Re Rebaudengo abbia scelto il nostro museo come sede per il debutto negli Stati Uniti della sua collezione», ha dichiarato la direttrice del museo Rachel Teagle. «È un’opportunità straordinaria – ha aggiunto – per presentare opere innovative e rafforzare il nostro impegno nel valorizzare artiste donne in momenti significativi delle loro carriere». «È un onore inaugurare un anno di celebrazioni per il 30° anniversario della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con questa speciale mostra al Manetti Shrem Museum», ha invece affermato Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.

«Sin dall’inizio del mio percorso di collezionista, sono stata attratta dal lavoro delle artiste donne – ha spiegato la Presidente della Fondazione torinese – la California ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore, grazie alle artiste che ho collezionato che hanno vissuto lì. Portare la collezione al Manetti Shrem Museum per il suo debutto negli Stati Uniti è stata una scelta naturale. Il museo ha sempre sostenuto il lavoro delle artiste e, in quanto museo universitario, condivide i miei valori sull’importanza dell’educazione all’arte, che è stata una forza trainante per la collezione e la Fondazione fin dalla nascita». In occasione della serata di gala al Manetti Shrem Museum di Davis, prevista per il 25 gennaio 2025, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo riceverà la prestigiosa Margrit Mondavi Arts Medallion in riconoscimento del suo impegno nel promuovere e sostenere l’arte contemporanea.