Al via il 2025 delle fiere: aprono a Bergamo BAF e IFA

Dal 10 al 12 gennaio 2025 Bergamo ospita l'arte a tutto tondo, da quella moderna e contemporanea all'arte antica e all'antiquariato

Il mercato dell’arte comincia la sua stagione italiana con le due fiere bergamasche, Bergamo Arte Fiera (BAF) e Italian Fine Art (IFA), pronte ad aprire le porte il 10 gennaio 2025. Ospitate nei 16 mila metri quadrati dei padiglioni A e B della Fiera di Bergamo, le manifestazioni portano nella città lombarda oltre 181 espositori per un fine settimana all’insegna dell’arte. Fino al 12 gennaio i padiglioni accolgono opere d’arte moderna e contemporanea con la prima fiera, mentre fino al 19 saranno popolati da esemplari d’arte antica e di alto antiquariato con la seconda rassegna, IFA.

A Bergamo arriva l’arte «a 360 gradi»

«Siamo sempre molto orgogliosi di aprire il nostro nuovo anno fieristico all’insegna dell’arte a 360 gradi con due importanti eventi culturali che hanno il merito di richiamare migliaia di persone sempre più competenti e interessate». Queste le parole di Luciano Patelli, presidente di Promoberg (Fiera di Bergamo). «Anche negli anni più difficili per il contesto generale e dell’arte in particolare – ha aggiunto – Promoberg ha sempre creduto e apportato nuove risorse. Gli ottimi risultati fin qui ottenuti confermano la bontà del progetto e testimoniano il nostro continuo forte impegno anche nella promozione dell’arte e della cultura, coinvolgendo una platea sempre più vasta di gallerie e collezionisti: un impegno che rafforziamo di anno in anno».

«Abbiamo sempre cercato di distinguerci dagli altri appuntamenti di settore realizzando iniziative collaterali legate alla storia dell’arte e ai suoi protagonisti – ha invece dichiarato Sergio Radici, curatore del public program – per diventare un momento di crescita per la città. Ogni anno lavoriamo per fare in modo che IFA e BAF non siano solo delle pur bellissime mostre-mercato, dove collezionisti ed esperti possono incontrare opere e artisti grazie alle tante gallerie che credono in questo progetto, ma anche un luogo condiviso nel quale conoscere, esplorare e “formare” la propria cultura sul mondo dell’arte».

Le novità di BAF e IFA a Bergamo

Le due rassegne bergamasche guardano alla qualità. Tra le novità di questa edizione c’è infatti, per entrambe le fiere, una maggiore attenzione e controllo sull’autenticità delle opere proposte a IFA con l’introduzione di un Vetting Committee in collaborazione con FIMA (Federazione Italiana Mercanti d’Arte). Si tratta di un comitato di esperti che prima dell’apertura hanno esaminato meticolosamente ogni pezzo, verificandone autenticità, condizione e attribuzione, per garantire un’esposizione trasparente. Quanto a BAF, quest’anno c’è stata una maggiore selettività per le gallerie. Accanto alle presenze riconfermate, come Tornabuoni Arte o Deodato Arte, sono in questa edizione della fiera oltre venti nuove gallerie, da Galleria Giovanni Bonelli a Galleria Ferrero Arte Contemporanea, o ancora Salamon Fine Art.

Le mostre e il public program

Rassegne e installazioni scandiscono le giornate fieristiche. Tra le installazioni presenti infatti le opere monumentali di Helidon Xhixha, Elliptical Reflection e Lancio di luce e la scultura Angeli e demoni di Elvino Motti, accanto ai lavori di Max Marra in Alchimie di acqua, luce, colori, trasparenze. In fiera anche la mostra di Gaetano De Faveri Algoritmia, ma un’esposizione legata alle kermesse arriva anche in città. Si tratta di 10 + Modern Art, una collettiva curata da Sergio Radici che celebra il legame tra Bergamo e Venezia e che prevede due tappe: la prima nella Sala Viterbi del Palazzo della Provincia di Bergamo dal 15 al 30 gennaio 2025, la seconda alla Chiesa di San Leonardo a Venezia dal 3 al 16 febbraio.

Quanto a public program, l’Area Talk, allestita nella Galleria centrale e pensata come spazio che unisce le due fiere, ospiterà diversi incontri, tra cui il talk “Imprenditoria e arte” nel quale si confronteranno Simona Leggeri e i due imprenditori Gabriele Rampinelli e Giuseppe Taramelli. Previsto un appuntamento dedicato all’arte antica con Giovanni Valagussa, ex Direttore dell’Accademia Carrara di Bergamo, che approfondirà il profilo del pittore ottocentesco Giovanni Carnovali detto Il Piccio, mentre sarà protagonista di un docufilm in proiezione in fiera Cesare Benaglia, artista della Valbrembo classe 1932 e precursore della land art, raccontato da Abbecedario naturale. In programma anche un incontro con Sergio Curtacci, docente dell’Università di Bergamo, oltre che curatore indipendente e realizzatore del progetto online Google Arts & Culture, sugli “Smart Museums”, ovvero quei musei che impiegano le nuove tecnologie per ampliare lo spettro della fruizione.

info: bergamofiera.it

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