Torna con l’anno nuovo Cinema Nights, la serie di di appuntamenti con i grandi protagonisti del mondo del cinema contemporaneo organizzata da Fondation Cartier pour l’art contemporain e Triennale Milano. Come per il primo incontro, Cinema Night #2 inaugurerà Rural, la seconda rassegna cinematografica in programma. La serie di incontri si inserisce nel quadro dell’esposizione Il Nostro Tempo, CinéFondationCartier, un’esposizione dedicata alle specificità del linguaggio cinematografico che prevede anche un programma quotidiano di proiezioni e incontri realizzato con la Fondazione Piccolo America-Cinema Troisi.
Cinema Night #2. Rural
Con un incontro tra alcuni grandi personaggi del cinema contemporaneo, Cinema Night #2 animerà gli spazi di Triennale Milano l’8 gennaio 2025 alle ore 19 e darà il via alla successiva rassegna. Introdotta dalle parole del regista Michelangelo Frammartino e della critica cinematografica Barbara Grespi in un incontro moderato dal critico cinematografico Luca Mosso, la rassegna Rural esplora il terreno poco conosciuto della ruralità contemporanea, tra riti ancestrali, lavoro metodico e paura di un avvenire incerto. Digredendo sino alle atmosfere dell’Italia contadina raccontata dai corti di Vittorio de Seta, la rassegna rende inoltre omaggio a uno dei padri fondatori del cinema della ruralità.
I protagonisti di Cinema Night #2
Michelangelo Frammartino è un regista e sceneggiatore. Dopo gli esordi nel mondo della videoarte, in particolare con il lavoro La casa delle belle addormentate (1997), ha diretto diversi cortometraggi, come Scappa Valentina (2001). Docente di regia all’Università degli Studi di Bergamo, Frammartino ha realizzato tre lungometraggi: Il dono (2003), Le quattro volte (2010) e Il buco (2021). Quest’ultimo è stato in concorso alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove ha ricevuto il Premio speciale della giuria.
Barbara Grespi è una critica cinematografica. Insegna Storia e critica del cinema all’Università degli Studi di Bergamo e dal 2007 è selezionatore per il Festival del cinema di Torino. Negli ultimi anni si è occupata di teoria e analisi dell’immagine, in particolare del rapporto fra cinema e fotografia e del motivo del corpo e del gesto nel film. Tra le sue pubblicazioni, Marchi d’autore (2000), Howard Hawks (2004), Immagini e memoria (2009), Cinema e montaggio (2010).
Luca Mosso è un critico cinematografico, docente universitario, curatore, produttore e autore cinematografico, vive a Milano dove svolge attività curatoriale, giornalistica, didattica e organizzativa. Collabora ai quotidiani “Il Manifesto” e la “Domenica” de “Il Sole24ore”, al settimanale “FilmTv” e alla rivista internazionale “I Quaderni” del CSCI. Dal 2000 al 2024 ha collaborato con “La Repubblica”, al supplemento “TuttoMilano” di cui è stato titolare della critica cinematografica. Insegna Teoria e Analisi del cinema e dell’audiovisivo presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Curatela del Cinema Esposto e Storia del Cinema alla NABA, Storia del documentario alla Scuola Civica di Cinema Luchino Visconti di Milano e tiene un seminario di Festival e rassegne cinematografiche presso l’Università Cattolica di Milano.
Rural: ecco i film in rassegna
Saranno cinque i film che saranno proiettati in occasione di Rural.
- Le Meraviglie, Alice Rohrwacher, 2014. Vincitore del Gran Premio della Giuria a Cannes, il secondo film di Alice Rohrwacher mette in scena un’utopia contadina ambientata in un presente assoluto e fuori dal tempo. Al centro, una famiglia di apicoltori che vive nel territorio extra-storico della campagna umbra. Sarà l’arrivo di una civiltà così distante, rappresentata dalla troupe televisiva di Milly Catena (Monica Bellucci), a far detonare le opposte visioni di genitori e figli. Un film importante, a cui bastano pochi elementi, come lo sguardo trasognato delle bambine o T’appartengo di Ambra in colonna sonora, per creare una notevole atmosfera fiabesca. Il film sarà proiettato l’11 e il 19 gennaio 2025 alle ore 18.30.
- Le quattro volte, Michelangelo Frammartino, 2010. Offrendo una visione poetica sui cicli della vita e della natura, sulle tradizioni dimenticate di un luogo senza tempo, il lungometraggio ha le forme di un film di fantascienza senza effetti speciali, che accompagna lo spettatore in un mondo sconosciuto e magico, alla scoperta del segreto di quattro vite misteriosamente intrecciate l’una nell’altra. Le proiezioni sono in programma per il 10, 15 e 18 gennaio 2025 alle ore 18.30.
- La Vie Moderne, Raymond Depardon, 2008. Attraverso una serie di ritratti, Depardon racconta le vite dei contadini e degli allevatori che popolano le montagne, testimoniandone i valori, la quotidianità, le radici, le storie e l’appartenenza al territorio. C’è un tema in particolare che domina questo film: chi si occuperà della terra dopo le generazioni che se ne stanno prendendo cura oggi? Cosa succederà a tutte le piccole fattorie montane? La documentazione di Profils Paysans inizia nel 1998: dopo L’Approche e Le Quotidien Depardon approda a La vie moderne, il terzo di un intenso e lungo progetto, che lo ha portato per dieci anni a vivere, conoscere e documentare la vita contadina e montana francese. In quest’ultimo film, egli torna ancora una volta nella regione di Haut-Garonne. Gli anziani fratelli Privat combattono contro l’avanzare dell’età e i problemi di salute, ma soprattutto devono affrontare l’intrusione di un estraneo, una coppia di anziani deve trovare la forza di reagire ai continui problemi con il bestiame, un uomo di mezza età si trova a dover affrontare la responsabilità della fattoria di famiglia, mentre una giovane donna affronta ostacoli insormontabili inseguendo il desiderio di diventare allevatrice. Depardon ritrae tutti i personaggi con sincerità ed empatia, e dipinge una natura e un paesaggio, a volte duro, ma di commovente bellezza. Il film sarà proiettato il 9 e 17 gennaio 2025 alle ore 18.30.
- Il mondo Perduto, Vittorio De Seta, 1954-1959. Nel 1954 Vittorio De Seta gira sei documentari in Sicilia (“Lu tempu di li pisci spata”, “Isole di fuoco”, “Surfarara”, “Pasqua in Sicilia”, “Contadini del mare”, “Parabola d’oro”). Fortemente innovativi, sono subito riconosciuti a livello internazionale. Nel ’58-59 dirige altri quattro importanti cortometraggi, in Sicilia (“Pescherecci”), in Sardegna (“Pastori di Orgosolo”; “Un giorno in Barbogia”), in Calabria (“I dimenticati”). De Seta rivolge sempre il suo sguardo partecipe a realtà già allora minacciate da “uno sviluppo senza progresso”, donando una preziosa testimonianza di riti, usanze e saperi ormai scomparsi. E lo fa senza trascurare la bellezza delle inquadrature, le innovazioni tecniche più recenti e l’eredità del cinema più importante del mezzo secolo precedente. La proiezione è prevista per il 12, 16 e 22 gennaio 2025 alle ore 18.30.
- Les Glaneurs et la Glaneuse, Agnès Varda, 2000. Il documentario si concentra sui glaneurs, ovvero coloro che rovistano nei campi appena raccolti per trovare resti di raccolto commestibili e altri tipi di “glaneurs.” Varda incontra diverse persone: giovani, meno giovani, agricoltori, persone che vivono di sussidi, lavoratori, pensionati, che si dedicano alla raccolta, sia in campagna che in città o al mare. Questi glaneurs raccolgono ciò che rimane sugli alberi dopo le raccolte, frutta e verdura scartate dalle aziende per motivi estetici, o recuperano cibo dai bidoni di supermercati, panetterie o dai mercati a fine giornata. Il film mostra anche uomini e donne che spiegano la legislazione sui diritti e i doveri legati alla pratica del glanage e del grappillage, così come persone che recuperano oggetti dai cassonetti o dalle strade durante la raccolta dei rifiuti ingombranti. Questi oggetti vengono riparati e riutilizzati da queste persone nella vita quotidiana o da artisti nelle loro opere d’arte. Questi “glaneurs,” come li definisce Agnès Varda in riferimento a Le Spigolatrici di Jean-François Millet, sono vicini ai movimenti di recupero e riuso dei materiali di scarto. Il documentario sarà proiettato il 14 e 18 gennaio 2025 alle ore 18.30.
Per partecipare ai singoli eventi ci si può prenotare alle apposite sezioni sul sito di Triennale Milano: Cinema Nights e Rassegne.