Nei lavori di Alice Paltrinieri, finalista al Talent Prize 2024 con I MISS THE TRANSITIONAL PLACES, ci sono diversi elementi che si intersecano. C’è l’imprevedibilità, c’è il tentativo di mettere in connessione e interazione più luoghi tra loro, c’è lo spazio, contenitore di avvenimenti in cui le cose accadono, si fondono e rimangono impresse. E poi c’è lo spostamento, c’è il sogno e il suo immaginario visivo e c’è la memoria, quella onirica che si scambia in modo vicendevole con la realtà e quella dei luoghi che, come per gli individui, è fatta di ricordi stratificati che determinano ciò che è nel presente e influisce su quello che verrà dopo.
In questo contesto, lo spettatore diviene parte attiva delle opere: «Mi diverte costruire una struttura all’interno della quale le persone sono obbligate ad agire secondo dei canali da me stabiliti – spiega l’artista – anche se spesso sono tentativi di controllo fallimentari, poiché intervengono degli elementi che rendono l’azione del visitatore incontrollabile e di conseguenza il mio lavoro, che si modifica a seconda dell’interazione, ma diviene per me interessante. È un modo per creare forme nuove attraverso la mia azione e quella degli altri».
Il lavoro 145.968 è un esempio di quanto detto. Una cena, interamente a base di uova, con venti persone, organizzata da Paltrinieri nel suo studio. Nel corso della serata, gli invitati hanno ricevuto una chiamata sul loro telefono da un artista a loro sconosciuto, che hanno ascoltato per un’ora, durata della cena e della stampa 3D, che è avvenuta in diretta al centro della tavolata. «Gli artisti visivi che hanno partecipato all’azione – racconta l’artista – avevano carta bianca, potevano fare e dire qualsiasi cosa durante la chiamata. Gli invitati in studio ascoltavano solamente, senza comunicare con l’interlocutore. Durante la cena ho indossato dei microfoni binaurali che registravano quello che succedeva, andando a influenzare in diretta la stampa 3D che stava realizzando la forma di un uovo. Con l’aiuto di un programmatore, abbiamo sviluppato un software che, a seconda dell’audio recepito, poteva modificare in diretta la forma prestabilita per la stampante 3D. L’uovo che ne è derivato è stato il prodotto finale dell’azione, il risultato di una molteplice interazione».
Determinante nella ricerca di Paltrinieri in merito all’intenzione a distanza, è stato il lavoro site specific, realizzato per lo Spazio Sottofondo Studio per invito di Davide Silvioli che ha svolto la curatela di 0;0. «Dopo un sopralluogo – dichiara l’artista – ho deciso di lavorare con i lucernari e con luce ambientale, chiudendoli tutti con un foglio di plexiglass e installando per ognuno una macchina del fumo. Questa era collegata in diretta a un sensore di movimento posizionato a casa delle persone che hanno lavorato a questo progetto e si attivava ogni volta che qualcuno vi passava davanti. La fruizione di questi movimenti e l’emissione del fumo all’interno del lucernario durante la mostra era imprevedibile, poiché legata a un’interazione che avveniva in un altro spazio lontano da Sottofondo. Un molteplice scambio che va a influenzare un luogo altro grazie alla sovrapposizioni di più eventi casualità ».
Paltrinieri per la realizzazione delle sue opere collabora con diversi professionisti: «Questo mi permette di utilizzare differenti strumenti tecnologici – afferma – di utilizzarli nel migliore dei modi e di non avere limiti nella realizzazione. Le mie competenze tecniche si fermano a un livello basso che mi permette la mia idea verso l’una o l’altra direzione, ma per il resto, mi piace affidarmi a chi ha più competenze di me e può suggerirmi spunti per la realizzazione. È un bello scambio che amplifica le possibilità del mio lavoro e mi permette di muovermi in posti sconosciuti». TRAUMCLUB, un club onirico, nasce dalla collaborazione con il sound designer Andrea Guastadisegni. “Traum” in tedesco significa “sogno”, ma in italiano sembra riferirsi al trauma, il club dei traumi. «Si tratta di un viaggio nel subconscio collettivo attraverso i racconti dei sogni individuali», spiega l’artista.
«Invitiamo le persone a condividere con noi un sogno che si ricordano di aver fatto e – continua – in diretta lo frammentiamo e sovrapponiamo a quello degli altri per poi riprodurlo in una stanza, il club, con suoni elettronici, videoproiezioni, fumo e luci stroboscopiche. Un ambiente straniante dove esplorare il proprio immaginario onirico in relazione con quello degli altri. Stiamo portando TRAUMCLUB in giro anche fuori dall’Italia e a giugno siamo stati invitati dal Centre Wallonie de Bruxelles a Parigi in occasione della notte bianca. Questo ci ha consentito di ampliare il nostro archivio e rendere il lavoro sempre più collettivo. Inoltre, il progetto si sta espandendo attraverso un sito web che sarà interattivo, chat aperte sul sogno, prodotti brandizzati e tracce audio in edizione limitata. Lavorare insieme ad altre persone è stimolante, permette una visione più ampia delle cose, ci espone a nuove possibilità e allontana da questa autoreferenzialità che credo non sia davvero più utile a nessuno».
Il lavoro finalista al Talent Prize 2024
L’opera di Alice Paltrinieri è composta da cinque monitor, ognuno dei quali trasmette un video girato di notte in un luogo sognato dall’artista, da lei post-prodotto per riprodurre la luce diurna del suo immaginario onirico. Un tentativo di cancellare il buio. Questi processi le permettono di elaborare e stratificare quanto sognato. Nei video compaiono frammenti di luce bianca, ognuno con una parola: I MISS THE TRANSITIONAL PLACES, il cui significato è riferito agli spostamenti da un luogo a un altro che mancano durante la narrazione del sogno. Le parole negli schermi non compaiono mai insieme, creando un disorientamento dovuto al tentativo di percepirne il totale significato. «Questi luoghi di transizione o spostamenti mancanti sono gli stessi che provo a colmare mettendo in collegamento persone e luoghi», spiega l’artista. «Sono distanze non percorse che cerco di azzerare».
Chi è Alice Paltrinieri
1987 Nasce il 10 giugno a Roma
2011 Si laurea in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma, lavorando per un periodo in ambito
cinematografico
2017 Vince a Bologna il premio SetUp come miglior artista under 35
2021 Realizza 0;0, lavoro site specific per lo spazio Sottofondo Studio per invito di Davide Silvioli che ha svolto la curatela
2024 Espone TRAUMCLUB, presentato la prima volta a Spazio Taverna a Roma nel 2023, al Centre Wallonie de Bruxelles a Parigi