Claire Tabouret realizzerà le nuove vetrate di Notre-Dame

Il progetto di Claire Tabouret sarà ispirato al tema della Pentecoste e dovrebbe vedere la luce entro la fine del 2026

Sarà Claire Tabouret a realizzare le nuove vetrate di Notre-Dame. L’annuncio è stato dato dopo mesi di suspense dall’Eliseo, dall’istituzione pubblico Rebâtir Notre-Dame de Paris e l’arcivescovado di Parigi. Tra le maggiori artiste francesi contemporanee, Tabouret è stata scelta in una rosa di candidati che comprendeva Jean-Michel AlberolaDaniel Buren, Philippe ParrenoYan Pei-MingChristine SafaGérard Traquandi Flavie Vincent-Petit. L’artista lavorerà al progetto, che riguarda sei nuove coperture in vetro per le cappelle della navata sud della cattedrale, con il laboratorio del maestro vetraio Simon-Marq.

Il progetto di Claire Tabouret per Notre-Dame

«In un tempo come il nostro segnato da guerre, divisioni e tensioni estreme, questa opportunità di mettere la mia arte al servizio dell’unità attraverso il tema della Pentecoste è una magnifica mano tesa». Queste le parole di Claire Tabouret nella presentazione del progetto. Secondo il comunicato stampa, per la commissione presieduta da Bernard Blistène la proposta dell’artista “soddisfa i requisiti della cattedrale, sia per l’altissima qualità artistica della proposta che per la sua integrazione architettonica – in particolare la sua adeguatezza con la vetrata raffigurante l’albero di Jesse ( 1864 ), presente in una delle cappelle della stessa navata centrale, che rimarrà al suo posto – solo rispettando il programma figurativo scelto dalla diocesi di Parigi relativo alla Pentecoste”.

«Ho visto il percorso del visitatore come un viaggio profondamente personale e spirituale attraverso Notre-Dame – ha aggiunto l’artista – Mi sembra fondamentale realizzare vetrate che abbiano la giusta presenza, accompagnino questo movimento nello spazio e fungano da supporto visivo al viaggio interiore, ma senza imporsi ai visitatori». Per la realizzazione delle sei coperture in vetro, ovvero una superficie vetrata di 121 m² (che rappresenta il 5% della superficie delle oltre 120 coperture in vetro esistenti nella cattedrale e datate dal XII al XX secolo), Claire Tabouret collaborerà con i laboratori del maestro vetraio Simon-Marq, fondati quasi 400 anni fa e realtà in cui sono state prodotte vetrate religiose, come quelle di Marc Chagall per la cattedrale di Reims.

Una delle sfide più complesse da affrontare sarà quella di ricreare la luce neutra di Viollet-le-Duc. «La sfida sarà bilanciare i colori per non distorcere la luce bianca» ha spiegato l’artista. Per portare a termine il progetto, al centro delle polemiche fin dal suo annuncio per la rimozione delle vetrate storiche, saranno necessari sei mesi di studi, mentre per la realizzazione delle coperture dovrebbero volerci circa 18 mesi. Secondo questo calendario, le nuove vetrate dovrebbero quindi poter essere installate alla fine del 2026, dopo il parere favorevole della Commissione Nazionale per l’Architettura e il Patrimonio.

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