Dopo cinque anni di studi e scoperte iniziati nel 2019, al Rijksmuseum di Amsterdam ha iniziato il restauro del capolavoro di Rembrandt, la Ronda di notte, tra i dipinti più celebri del più importante pittore olandese della storia dell’arte moderna. Il direttore generale del museo Taco Dibbits ha affermato che questo complesso lavoro «rivelerà la storia movimentata del dipinto», che misura circa 437 x 363 centimetri ed è stato realizzato nel 1642.
L’operazione è stata denominata Operatie Nachtwac e si tratta del più ampio e approfondito progetto mai iniziato per la tutela dell’opera. Una squadra di otto professionisti ha così cominciato a togliere lo smalto protettivo trasparente che era stato applicato durante precedenti restauri avvenuti rispettivamente nel 1976, nel 1980 e nel 1990, anche se in realtà i primi interventi di tutela risalgono al ‘700: tuttavia sarà la prima volta che il pubblico ha la possibilità di seguire una parte dal vivo.
Tutti i lavori di ripristino e conservazione che si sono susseguiti nel tempo, sono serviti anche per sistemare le parti danneggiate dagli atti di vandalismo. In particolare nel 1911 un uomo colpì l’opera con un coltello da calzolaio, mentre nel 1975 una persona con problemi di salute mentale riuscì a praticare dodici tagli nella tela con un coltello da tavola seghettato. Nel 1990, poi, un uomo spruzzò dell’acido cloridrico sulla tela: grazie all’intervento tempestivo di un addetto fu danneggiato solo lo smalto protettivo.
Tra le scoperte più importanti degli ultimi cinque anni, quella della presenza di tracce di tuorlo di uovo e l’uso dell’arsenico per ottenere una particolare lucentezza. Analisi approfondite hanno poi rivelato schizzi preparatori nascosti sotto gli strati di pittura, mentre l’analisi effettuata a raggi X ha evidenziato che Rembrandt lavorò su uno strato di base al piombo, informazione cruciale per le future operazioni di conservazione.
La Ronda di Notte di Rembrandt, storia di un dipinto
La storia del capolavoro di Rembrandt inizia nel 1639, quando a sei artisti di Amsterdam vengono commissionate alcune tele per celebrare l’arrivo nella città olandese di Maria de’ Medici. A commissionare la tela all’artista è Frans Banning Cocq, facoltoso medico al comando di una corporazione di archibugieri, che chiede di essere ritratto con i suoi uomini per esaltare il suo ruolo militare.
Il pittore olandese impiegherà due anni per realizzare l’opera, dal 1640 al 1642, quando puoi il dipinto viene collocato nella sala di riunione delle guardie civiche dell’antica sede delle milizie di Amsterdam. Nel 1715 l’opera viene spostata nella sala del consiglio di guerra del municipio: l’opera era conosciuta come La compagnia del Capitano Frans Banning Cocq e inizialmente rappresentava una scena diurna.
L’equivoco nasce dalla scarsa qualità dei colori utilizzati che nel 1715, passato quasi un secolo dalla realizzazione del dipinto, risultavano molto più scuri, tanto da far sembrare la scena rappresentata di notte. Durante l’occupazione napoleonica dei Paesi Bassi poi, il quadro viene spostato nel Rijksmuseum da dove verrà spostato solo nel 1939 per nasconderlo in un rifugio sotterraneo.
info: www.rijksmuseum.nl/it