Sarà inaugurato il 13 settembre 2025 il David Bowie Centre, uno spazio dedicato al celebre artista britannico. Pensato per il contesto del Victoria and Albert Museum (V&A) nella nuova sede di East Storehouse, il centro aprirà parzialmente al pubblico il 31 maggio 2025. Dopo l’acquisizione dell’archivio David Bowie nel 2023, il V&A dispone di oltre 90.000 oggetti che ripercorrono la carriera del musicista e il suo impatto culturale come icona pop e artista sperimentale. Si tratta di memorabilia e oggetti d’arte allo stesso tempo, come gli abiti di Ziggy Stardust disegnati dallo stilista Freddie Burretti nel 1972, i testi originali dei principali successi del musicista, e le fotografie di artisti che ne hanno raccontato la carriera.
David Bowie Centre, uno sguardo d’insieme sull’artista
Con questo progetto, la Collezione V&A fa emergere la volontà di allestire un ritratto completo dell’artista. “David Bowie non temeva il talento di altri artisti, ma anzi traeva energia e ispirazione dal loro lavoro – si legge dal sito della collezione – nel corso della sua carriera ha collaborato anche con una vasta gamma di artisti, designer, fotografi e registi. Gli oggetti chiave della Collezione V&A David Bowie rivelano questi legami creativi, ognuno dei quali ha dato il proprio contributo all’evoluzione dell’eredità di Bowie”.
Il David Bowie Centre, fa parte del progetto East Bank, ideato per attirare i visitatori in un nuovo distretto culturale ed educativo nella zona est di Londra. Il V&A East Storehouse, che sarà a ingresso gratuito, ospiterà oltre 250.000 oggetti e 350.000 libri nei suoi 170.000 metri quadrati di superficie. Tra questi vi sono reperti di Elton John, PJ Harvey e ai Sex Pistols, oltre a capi di moda iconici di stilisti come Biba, Balenciaga e Schiaparelli. Il museo vuole aprire l’archivio al pubblico: ognuno potrà passare qualche minuto con la giacca di Ziggy tra le mani, prenotando in anticipo.
Largo spazio sarà dedicato alla fotografia, arte in dialogo costante con Bowie, che ben sapeva intercettare lo spirito dei suoi tempi: è Space Oddity che canticchia tra sé William Anders mentre scatta la prima fotografia a colori della Terra dallo spazio, nel 1968. La mostra ospiterà diversi ritratti d’arte, tra cui quelli di Terry O’Neill nel 1974, copertina scartata dell’album Diamond Dogs.
Un’icona pop e artista sperimentale
David Bowie (1947-2016) ha avuto una grande influenza sulle arti contemporanee nei suoi cinquant’anni di carriera: figura camaleontica e in perenne rinnovamento, Bowie ha dato vita a personaggi sempre nuovi come Ziggy Stardust e il Thin White Duke. Nell’aprile del 1971 esce The Man Who Sold the World: l’immagine di copertina, una fotografia di Keith McMillan, rappresenta Bowie che indossa un man-dress del pionieristico stilista degli anni Sessanta Mr Fish, uniforme del suo primo tour negli Stati Uniti. La sua tenuta suscitò tanto scandalo da obbligare ad una copertina apposita per il mercato statunitense, più in linea con i costumi locali: venne scelta l’immagine di un cowboy armato di fucile.