Tra le creazioni più famose di Maurizio Cattelan, la banana attaccata al muro con lo scotch dal titolo Comedian, realizzata in tre esemplari, ha fatto – per ovvie ragioni – molto discutere. L’opera ha debuttato nel dicembre di cinque anni fa alla grande fiera Art Basel Miami Beach e le prime due versioni sono infatti già state venduti rispettivamente per 120mila dollari e per 150mila dollari, quest’ultima da un compratore anonimo che ha poi donato l’opera al Guggenheim di New York. Prima dell’asta, che si terrà a New York il 20 novembre, l’opera girerà per le principali città, tra cui Londra, Parigi, Milano, Dubai, Tokyo e poi nuovamente nella Grande Mela.
David Galperin, responsabile per l’arte contemporanea di Sotheby’s ha commentato che si tratta «dell’opera provocatoria di un genio allo stato puro che metterà alla prova se stessa andando all’asta: sarà il pubblico ad avere voce in capitolo su quanto veramente vale». «Se -ha continuato Galperin– il senso profondo di Comedian è stimolare una riflessione circa la nozione stessa di valore dell’arte, allora la messa all’asta dell’opera questo novembre sarà la realizzazione definitiva della sua idea concettuale essenziale». Ricordiamo che, solamente lo scorso anno, Cattelan è riuscito ad ottenere dalla magistratura della Florida il riconoscimento della totale proprietà intellettuale sulla banana battendo un altro artista, Joe Morford, che sosteneva di aver avuto l’idea per primo e gli aveva fatto causa per violazione di copyright.
“Comedian”, arte o semplice provocazione?
Secondo alcuni correnti critiche del contemporaneo, Comedian si porrebbe come opera riflessiva sul comportamento umano e sociale: lo scopo è quello di presentare a tutto il mondo come una semplice banana da trenta centesimi di dollaro possa cambiare completamente significato e valore se le viene cambiato il contesto che la circonda.
Molti critici idealizzano invece la banana come contrasto fra l’elemento naturale che col tempo va a decomporsi e con l’elemento artificiale umano che dura nei millenni. La scelta del frutto invece risiede nel fatto che Cattelan attraverso la sua arte sensibilizzi su tematiche importanti come la globalizzazione e il libero commercio; altri invece ritengono che sia un’allusione all’organo maschile che, appiccicata al muro fa intendere la fine, la deposizione del maschilismo.
Si tratta pur sempre di una comunissima banana attaccata ad una parete tramite del semplice nastro adesivo: e allora qual è il significato dell’opera? “The banana” ha spesso provocatoriamente affermato l’artista padovano “is supposed to be a banana”. Dunque? Assolutamente nulla.