Settant’anni di cui cinquanta dedicati all’arte. Lo stile di Patrizio Landolfi è inconfondibile, caratterizzato da un’intensa ricerca cromatica e da una tecnica pittorica che mescola delicate alchimie, che lo hanno portato a spaziare tra l’Espressionismo Astratto e la Pop Art. Nella nuova personale Fragment Actions – visitabile fino al 20 gennaio 2025 al ristorante Il Margutta Veggy Food & Art di Roma – curata da Francesca Alese e ideata da Tina Vannini, l’artista presenta un’evoluzione del suo linguaggio espressivo, fondato su una tecnica che lui stesso definisce “frammentazione cromatica”.
Le opere in mostra
Accanto alla maestosa opera di apertura “Il lato oscuro degli Angeli”, che rapisce sin da subito lo spettatore, la mostra offre un’ampia panoramica della produzione di Landolfi, dalle sue opere astratte, dove la frammentazione dei colori e dei chiaroscuri raggiunge livelli di straordinaria complessità, fino a composizioni più figurative, come le altre dedicate agli angeli. Le sue tele astratte invitano lo spettatore a una connessione intima. Il percorso espositivo si arricchisce di una serie di opere che omaggiano personaggi iconici del mondo della musica e del cinema, da David Bowie a Freddie Mercury, da Charlie Chaplin a Marilyn Monroe, in un’esplosione di vivacità e leggerezza, rimanendo però sempre fedele alla cifra stilistica di Landolfi.
Non solo, in occasione dell’80° anniversario della morte di Filippo Tommaso Marinetti, l’artista presenta anche Frammentazioni Futuriste, un omaggio al Futurismo che fonde elementi della corrente con riferimenti a maestri come Carrà, De Chirico e Fiume, rafforzando ulteriormente il legame tra passato e contemporaneità.
La curatrice della mostra, Francesca Alese ha commentato: «Percepisco l’opera di Landolfi una “creazione” in quanto ciò che ci permette di ammirare non è semplicemente opera pittorica ma una visione tridimensionale di quello che viene impresso sulle sue tele». Nelle opere di Landolfi infatti, Espressionismo Astratto e Pop Art non si scontrano ma si integrano armoniosamente, creando una sinergia che rivela il profondo legame tra bellezza, dolore e il senso del trascendente.
«Ho voluto fortemente Patrizio perché le sue opere mi hanno emotivamente rapito – dichiara Tina Vannini, titolare de Il Margutta – In particolare per Il lato oscuro degli Angeli, una tela imponente che ci invita a immergerci in riflessioni profonde sulle anime, innocenti e colpevoli, travolte dai conflitti che segnano il nostro tempo. Un perfetto punto di partenza per un percorso espositivo che si dimostra, al contempo, anche colorato, pop e ricco di energie positive».