Porcelain Cube, l’opera di Ai Weiwei distrutta in un blitz a Bologna

A mandare in frantumi "Porcelain Cube" è stato un cittadino ceco noto per atti di sfregio di opere d'arte. Nel 2018 aveva aggredito Marina Abramović

Ha appena inaugurato la mostra bolognese di Ai Weiwei, dal 21 settembre a Palazzo Fava. Nel giorno dell’apertura di Who Am I?, però, Vaclav Pisvejc, il cittadino ceco residente a Firenze e noto per atti di atti di sfregio e danneggiamento di opere d’arte, ha colpito proprio nella mostra dell’artista cinese. Qui il cinquantasettenne ha infatti mandato in frantumi l’opera Porcelain Cube, davanti allo stesso autore. Immediato l’intervento della sicurezza e poi della polizia, che ha poi arrestato Pisvejc.

Dopo essere entrato dalla porta principale eludendo i commessi e la lista degli invitati, l’uomo è passato dietro all’opera e l’ha poi ribaltata, mandandola in frantumi. Pisvejc è rimasto poi a braccia alzate stringendo uno dei lati da 1,20 mt di Porcelain Cube, dopodiché è stato bloccato dagli addetti della sicurezza. «Io tornerò a Palazzo Fava sicuramente e credo anche Ai, visto che la mostra è aperta fino a maggio. Sono dispiaciutissimo», ha dichiarato Arturo Galansino, curatore della mostra. «È stato distrutto un capolavoro della porcellana, di difficile realizzazione, servono maestranze specializzate, è una prodezza tecnologica che sublima il suo lavoro di artista concettuale». 

Tra i blitz più noti di Pisvejc, che il 24 settembre del 2023 si era arrampicato sulla statua di Ercole e Caco, sull’arengario di Palazzo Vecchio, completamente nudo e con la scritta “censurato” dipinta sul corpo, c’è quello del 23 settembre 2018, quando aggredì Marina Abramović colpendola con un quadro nel cortile di Palazzo Strozzi a Firenze all’uscita dalla sua mostra. In più, nel gennaio dello stesso anno imbrattò con la vernice rossa una scultura dell’artista Urs Fischer in piazza Signoria.