La poetica di Francesco Simeti percorre la Fondazione Officine Saffi

Francesco Simeti ha realizzato un'opera permanente per la Fondazione milanese che crea un dialogo tra ceramica, natura e architettura

Questa stanza non ha più pareti è il lavoro che Francesco Simeti ha realizzato negli spazi della Fondazione Officine Saffi. Invitato dalla Fondazione a intervenire con una installazione permanente all’interno della zona bar, l’artista ha dato vita a un’opera aperta che, oltre ad essere contraddistinta dal suo immaginario fantastico, intreccia la storia della ceramica e il mondo della natura con l’architettura della nuova sede delle Officine.

L’installazione nella sede della Fondazione: un’opera “aperta”

Il lavoro che Francesco Simeti ha realizzato per lo spazio milanese presenta una continuità con la ricerca dell’artista, che interroga la relazione tra uomo e e l’ambiente naturale e artificiale che abita. Caratterizzata da un immaginario tra fantastico e reale, l’installazione prende forma attraverso la combinazione di elementi figurativi prelevati dalla cultura materiale ed è l’esito di una ricerca iconografica sulla storia della decorazione ceramica attraverso culture e secoli di produzione. Dopo aver selezionato elementi decorativi da manufatti in ceramica, parti di collezioni pubbliche e private, l’artista li ha poi rielaborati nel paesaggio che avvolge l’ambiente attraverso una vegetazione composita, abitata da animali terrestri e marini e in dialogo con il verde della corte esterna.

Interamente rivestite con grandi lastre in ceramica, le superfici di Questa stanza non ha più pareti restituiscono fuori scala il dettaglio – e insieme i segni del tempo e i difetti – di decorazioni che testimoniano un flusso ininterrotto e ancora vitale di scambio tra immagini e significati culturali. Alla scelta di intervenire in un ambiente della Fondazione destinato ad essere luogo di incontro, studio e dialogo si lega la natura “aperta” dell’opera di Simeti, concepita sin dalle sue prime fasi di progettazione per essere arricchita e integrata nel tempo di elementi tridimensionali realizzati nell’ambito di workshop di ceramica e attività educative a cura dello stesso artista insieme al gruppo di lavoro di Officine Saffi.

L’opera di Francesco Simeti è stata realizzata con il contributo di Iris Ceramica Group e l’impiego di lastre in ceramica personalizzate attraverso la tecnologia di stampa “Design Your Slabs” di Iris Ceramica Group. Al centro del bar, il bancone è rivestito interamente con ceramica in pasta rossa di “Bottega d’Arte”, progetto che mette in luce l’heritage del brand Iris Ceramica parte di Iris Ceramica Group.

Francesco Simeti, una carriera tra installazioni site-specific

Francesco Simeti è nato a Palermo nel 1968 e vive e lavora a New York, dove collabora con la galleria Francesca Minini. Conosciuto per le sue installazioni site-specific, dove estetica e principi compositivi rivelano ad una osservazione più attenta significati complessi, l’artista utilizza spesso nel suo lavoro documenti fotografici tratti da giornali e riviste per attivare interrogativi sul ruolo delle immagini nel discorso contemporaneo. L’arte pubblica è un aspetto fondamentale della sua pratica: ha collaborato con Percent for Art e Public Art for Public Schools a New York, il Multnomah county in Oregon e ha realizzato installazioni permanenti presso stazioni della metropolitana a Brooklyn e Chicago.

Simeti è stato protagonista di mostre personali in sedi come l’Assembly Room di New York (2019); la Open Source Gallery di New York (2017); la Galleria d’Arte Moderna di Palermo (2012); e l’Artists Space di New York (2009). Il suo lavoro è stato incluso in mostre collettive presso il Museo Civico di Castelbuono a Palermo (2019); l’ICA di Singapore (2017); il Palazzo Reale di Milano (2016); e il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea a Torino (2014). Opere dell’artista sono state presentate anche alla Triennale di Milano (2014 e 2013).

L’opera Questa stanza non ha più pareti alla Fondazione Officine Saffi a Milano è visitabile su appuntamento e in occasione di eventi e periodi di apertura delle mostre promosse dalla Fondazione.

info: officinesaffi.org

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