“White Carrara”, verso la chiusura il festival del marmo bianco

Intitolata "Design is back", l'ottava edizione di "White Carrara" punta a rendere la città una piattaforma di sperimentazione

Arriva alla sua ottava edizione White Carrara, la manifestazione che fino al 29 settembre celebra il design Made in Italy e le eccellenze del territorio con una mostra diffusa di pezzi iconici, che raccontano una storia di ingegno e alto artigianato, tramandata di generazione in generazione. Intitolata Design is back e diretta da Domenico Raimondi – thesignlab, l’edizione di quest’anno ha come protagonista il marmo bianco di Carrara, che nei secoli ha attratto artisti e creativi da tutto il mondo, supportati da maestranze qualificate e avanzata tecnologia.

Ripensare Carrara come nuovo «centro di sperimentazione»

«Questa edizione di White Carrara ha colto a pieno, anche grazie alle ottime sinergie costruite dal curatore Domenico Raimondi, l’obiettivo che l’amministrazione e il settore cultura si sono prefissi, ossia quello di riportare Carrara a far parlare delle sue eccellenze, come lo è di sicuro il design del lapideo, e costruire intorno ad esse un’importante rete di incontri, dialoghi e connessioni sul territorio e fuori dal territorio», ha dichiarato Gea Dazzi, assessora alla Cultura del Comune di Carrara.

«Connessioni con l’attività dei nostri musei, con le mostre in corso, con l’Accademia, con con.vivere Carrara Festival. Dialoghi significativi e produttivi per tutto il settore del design del marmo, e non solo per i grandi industriali, ma anche per i piccoli artigiani e artisti locali. Riportare qui l’interesse e fare di Carrara il centro della sperimentazione e dell’innovazione in questo campo potrà offrire a chi studia, fa ricerca e lavora nel settore nuove opportunità di crescita, oltre che offrire ai cittadini e ai visitatori esperienze culturali uniche e di qualità», ha concluso l’assessora.

«Fondata sull’ampia partecipazione di diverse realtà del territorio, non solo del settore artistico e lapideo – ha dichiarato il curatore Domenico RaimondiWhite Carrara 2024 ha attratto rinomati marchi del design italiano (Alessi, Antonio Lupi Design, Bosa, Martinelli Luce), general contractor, designer emergenti e protagonisti della scena internazionale, che grazie alla disponibilità di Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e IMM – Internazionale Marmi e Macchine CarraraFiere SpA hanno potuto visitare alcune cave, laboratori e conoscere aziende d’eccellenza».

«Raccontata da testate nazionali e internazionali – ha aggiunto il curatore – White Carrara 2024 ha fatto da cornice alle numerose attività estive promosse dal Comune di Carrara, ma anche alle iniziative organizzate da attività imprenditoriali, associazioni, ristoratori e commercianti del centro storico, tra musica, arte, incontri e buon cibo. Da segnalare, la collaborazione tra White Carrara e Vox Marmoris, che per la prima volta ha portato all’apertura di uno spazio di confronto sulla creatività contemporanea all’interno del festival di musica digitale, per condividere visioni ed esperienze».

White Carrara, le novità dell’ottava edizione

La manifestazione toscana prende le mosse dall’omaggio ad alcuni pezzi fondamentali della storia del design italiano (il cavatappi Anna G., il tavolo con sedute Tree Table + Rabbit Chair, il pouf Soul, tra gli altri), oltre che dalla presentazione di nuove produzioni in marmo fuori scala (il bollitore della collezione Plissè di Michele De Lucchi, il panda Bernardo della designer Elena Salmistraro e la poltrona Witty di Michel Bouquillon) e dalla valorizzazione della creatività giovanile (da qui la collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Carrara). Accanto a queste attività, White Carrara ha incentivato la ricerca, la sperimentazione e l’artigianalità attraverso l’esposizione di oggetti di piccole e medie dimensioni nelle vetrine del centro storico e nei fondi sfitti, in un’ottica di rigenerazione urbana.

In particolare, l’edizione 2024 propone due focus, dedicati rispettivamente alle lampade d’autore, complementi d’arredo unici e di pregio, capaci connotare gli ambienti intimi dell’abitare, e ai complementi d’arredo d’uso quotidiano, che raccontano il rapporto tra marmo e design contemporaneo. In più, la manifestazione offre lo spazio a nuove sperimentazioni, specializzate e inedite lavorazioni artigianali e impiego consapevole della materia lapidea nell’ambito di progetti legati al vivere quotidiano. Tra questi, i contenitori della collezione La casa di pietra di Gum Design, il progetto Alfabeto del marmo dello scultore/fotografo Benvenuto Saba e la collezione Lacrime di Michelangelo dell’architetto Tiziano Lera.

Altre lavorazioni innovative caratterizzano Stripes e Pixel, due eleganti collezioni di vasi disegnati da Paolo Ulian per Bufalini Marmi. Piatti, bicchieri, vassoi, lampade e numerosi componenti d’arredo sono i prodotti esposti nello spazio Cibart dei designer/chef Andrea e Simone Dell’Amico, showroom che propone un’innovativa connessione tra arte e design in marmo, produzione e cultura enogastronomica locale.

Elementi d’arredo, d’incontro e convivialità sono i diversi i tavoli in marmo di Carrara esposti per White Carrara. Oltre alla composizione Tree Table + Rabbit Chair di Stefano Giovannoni e all’Animable di Emiliano Moretti, esposti in piazza Alberica insieme a pezzi iconici del design italiano, si possono ammirare il tavolo Sconcentrico del designer Ascanio Zocchi e realizzato da Michelangelo srl, ispirato dallo studio dell’erosione naturale del marmo, gli intrecci leggeri e poetici del tavolo Sinfonia, nato dalla collaborazione tra la giovane designer Sonia Peselli e S.A.P. srl, il Velata di Olga Bielewska e Ariel Table di Tomas Libertiny, prodotti da Carrara Design Factory, e l’iconico tavolo Metafora del 1979 di Lella e Massimo Vignelli, concesso da Martinelli Luce.

A concludere il percorso, la collezione storica di UP&UP, esposta negli spazi di Palazzo Pisani: oltre cinquant’anni di progetti realizzati da Enzo Mari, Sergio Asti, Ettore Sotsass, Matteo Thun e Michele De Lucchi che hanno segnato la storia del marmo e del design italiano.

“White Carrara”, uno sguardo sulla luce

Tra le altre novità di White Carrara 2024, il progetto Luci di Cava, una riflessione sul rapporto tra luce e materia attraverso otto lampade/sculture da tavolo progettate da Marta Sansoni, Andrea Ponsi, Donia Maaoui, Michel Boucquillon, Cynthia Sah, Nicolas Bertoux, Claudio Nardi ed Emiliana Martinelli grazie alla collaborazione con selezionati laboratori toscani del marmo, l’assistenza tecnica della storica azienda lucchese Martinelli Luce e il supporto di FIDI-Florence Institute of Design International.

Antichi linguaggi progettuali e contemporanee visioni caratterizzano, inoltre, la collezione Gam Lux – Pietra di Luce, ideata dall’architetto Antonio Leone insieme alla figlia Isabella Leone: lampade dal carattere scultoreo, piccole architetture materiche dalle forme organiche non contaminate da resine artificiali, nel rispetto del materiale e dell’ambiente. Le lampade e i complementi d’arredo sono visibili tutti i giorni attraverso le vetrine dei negozi e dei fondi nei quali sono collocati.

Spazio per la luce anche nel corso del talk previsto per venerdì 27 settembre, nel quale il collettivo di designer e architetti che ha dato vita al progetto Luci di Cava presenterà a Carrara il relativo catalogo; sabato 28 settembre, infine, sarà presentato il catalogo di White Carrara 2024 Design in back, occasione per un momento di incontro e riflessioni future.

info: whitecarrara.it