Tra i partecipanti di Manifesta 15, che dall’8 settembre al 24 novembre invaderà Barcellona e altre undici città della Catalogna, ci sarà anche MASBEDO. Il duo artistico composto da Nicolò Massazza (1973) e Iacopo Bedogni (1970) presenterà alla biennale itinerante una video installazione, che nei giorni di preview – dal 6 all’8 settembre – sarà accompagnata da una performance.
Commissionata e prodotta dalla Fondazione In Between Art Film in occasione di Penumbra, la mostra organizzata presso il Complesso dell’Ospedaletto nel 2022, l’opera di MASBEDO sarà esposta per l’intera durata di Manifesta al Can Jonch. Cultural Centre for Peace di Granollers, una delle undici città del territorio metropolitano di Barcellona in cui la biennale nomade si diffonde per la sua quindicesima edizione.

“Pantelleria”: l’opera di MASBEDO per Manifesta 15
Dal titolo Pantelleria, l’opera consiste in una video installazione che si misura con l’eredità storica e mitologica dell’operazione Corkscrew: tra il 9 maggio e l’11 giugno 1943, l’isola di Pantelleria fu violentemente bombardata dalle truppe alleate nella prima operazione di riconquista dell’Italia. Gli abitanti raccontano che, dopo la resa, edifici del paese furono fatti saltare per le riprese di un combat film di propaganda. Di questo episodio, l’opera rintraccia le memorie sedimentatesi nella coscienza collettiva dell’isola e guarda alle implicazioni contemporanee di un evento all’ombra della Storia ufficiale.
Attraverso un processo partecipativo che ha coinvolto gli abitanti per due anni, Pantelleria evoca la tensione tra la verità e la sua distorsione ideologica, tra la realtà delle bombe e il loro racconto per immagini. L’Hangar Nervi, simbolo della militarizzazione dell’isola voluta da Mussolini, è ripreso vuoto e abitato da una magica presenza animale. Estratti del combat film sono proiettati sugli edifici della Pantelleria contemporanea, mentre la telecamera percorre i bunker scavati dall’esercito italiano. La narrazione fuori campo, composta e interpretata dallo scrittore Giorgio Vasta, fornisce un corpo espressivo ai racconti dell’isola, mentre il suono di GUP Alcaro e Davide Tomat distorce le registrazioni dell’Orchestra locale Spata, trovando nella musica da ballo uno spazio di riattivazione del passato e liberazione nel presente.



Anche una performance ideata dagli artisti durante la preview
Ad accompagnare l’installazione, rievocandone in modo suggestivo le tematiche, gli artisti propongono una performance dal titolo Ghost soldier (gabbing away), anch’essa prodotta da Fondazione In Between Art Film ideata per il rifugio antiaereo di Granollers, in Plaça Maluquer i Salvador. Prevista per i giorni di anteprima di Manifesta 15 (6-7-8 settembre 2024), la performance audio-video esplora la devastazione del conflitto attraverso una potente fusione di immagini e azioni dal vivo.
Cinque performer si aggirano nelle vicinanze e all’interno del rifugio antiaereo creando un paesaggio surreale e inquietante che evoca la desolazione della guerra. Gli artisti indossano schermi video che mostrano immagini di bombardamenti tratte e rielaborate dal film di Peter Watkins The War Game (1965), che simula gli effetti di un attacco nucleare su una città britannica, combinando tecniche documentaristiche e narrazioni drammatizzate per offrire una rappresentazione realistica e scioccante delle conseguenze immediate e a lungo termine della guerra nucleare.

Il suono della performance, una colonna sonora evocativa e inquietante, accompagna i movimenti degli interpreti, amplificando la tensione e l’angoscia. La combinazione di immagini video, suoni e movimenti crea un’esperienza immersiva che sfida lo spettatore a confrontarsi con la brutalità e l’assurdità della guerra, invitandolo a riflettere sulle profonde cicatrici lasciate nella memoria collettiva e individuale. Il risultato è una potente meditazione sul conflitto che sottolinea l’importanza di distinguere tra la rappresentazione mediatica della guerra e la sua dura realtà.
Pantelleria e Ghost soldier (gabbing away) si inseriscono nel contesto di Granollers, una città con una propria storia di devastazione bellica, creando da una parte un legame con la narrazione storica locale e dall’altra aggiungendo alle opere un ulteriore livello di significato e risonanza.
info: masbedo.org