Le grandi imprese guardano al futuro e lo fanno promuovendo le arti. Così accade per Snam, società leader in Europa nel trasporto del gas naturale che ha lanciato Disegnando il futuro, un contest artistico per illustratori e grafici, anche non professionisti, con lo scopo di dare forma figurativa al percorso di transizione energetica intrapreso dall’azienda verso un futuro sostenibile, sicuro e inclusivo. Oltre a indagare la percezione dell’energia del domani, il concorso rappresenta una vera e propria piattaforma per le idee capace di offrire spazio ai giovani. Di tutto questo ne abbiamo parlato con Snam, che ha chiarito le ragioni alla base del contest e le prospettive che apre in relazione all’impegno dell’azienda nella promozione delle arti.
Avete lanciato un contest per illustratori. Da cosa nasce nella vostra realtà Disegnando il futuro e qual è il suo scopo?
Il contest nasce da un legame già consolidato tra Snam e il mondo dell’arte e della cultura in generale che, a partire dalle precedenti esperienze che hanno interpretato il business del Gruppo in una chiave alternativa e immaginifica, si rinnova adesso nel racconto di uno scenario, quello energetico, che riveste una valenza sociale ancora più marcata rispetto al passato. Il settore dell’energia, specialmente quello delle infrastrutture, incide in maniera importante su molteplici livelli, locali e nazionali, coinvolgendo tutti i territori, ambienti e comunità che incontra, con i quali abbiamo un impegno quotidiano. Attraverso le diverse prospettive e chiavi di lettura degli artisti e appassionati che parteciperanno al contest, vogliamo poter dare forma a questo nostro impegno, quello di garantire la sicurezza energetica e agevolare la transizione verso un futuro a basse emissioni mantenendo intatti, anzi migliorandoli, i territori che ci ospitano.
Investire e promuovere l’arte è spesso sinonimo di creare nuovi spazi per i giovani, il vostro concorso ha questa funzione?
La scelta di rinnovare la connessione di Snam con il mondo dell’arte nasce anche dall’intenzione di creare una connessione con generazioni e contesti anche lontani dal nostro, con una sensibilità molto marcata verso tematiche come il rispetto dell’ambiente, l’attenzione al prossimo, un futuro più equo. Non per caso il nostro contest si chiama Disegnando il futuro; l’obiettivo è creare un’occasione per unire molteplici voci, sensibilità e aspettative verso un domani dell’energia in cui i giovani, a partire dalle azioni e strategie attualmente in atto, sentono già oggi di svolgere un ruolo determinante.
La giuria del concorso include importanti personalità provenienti da settori diversi. In che modo e secondo quale logica sono stati selezionati i giurati?
Per la selezione della giuria del contest artistico siamo innanzitutto partiti dalla volontà di mettere insieme professionisti ed esperti provenienti da settori e ambiti diversi che possano dunque valutare in modo completo e trasversale le opere che stiamo ricevendo. Il percorso di transizione energetica che è oggetto del contest è per sua natura un concetto e un cammino variegato che contiene in sé infinite sfaccettature, materie e azioni. Per questo abbiamo voluto coinvolgere professionisti capaci di saper governare e interpretare le diverse declinazioni del nostro settore: da illustratori professionisti a livello nazionale e internazionale a docenti ed esperti di arte e comunicazione, passando anche da specialisti e profondi conoscitori dell’industria energetica, interni ed esterni all’azienda. In questo modo avremo l’opportunità di leggere e valutare in modo accurato ogni “forma” di futuro proposta.
Oggi le aziende rivestono un ruolo di primaria importanza nella valorizzazione e negli investimenti verso il settore dell’arte. Dopo il lancio di questo contest, prevedete altre iniziative di promozione artistica?
Disegnando il futuro sicuramente non si esaurisce con la fine del contest. Prevediamo ad esempio una pubblicazione editoriale a tiratura limitata che, raccontando anche il contest e le sue opere, ripercorrerà la storia delle più belle immagini e collaborazioni grafiche e artistiche che, a partire ad esempio dalle opere e spot di Jean-Michel Folon degli anni ‘90, hanno raccontato Snam nei suoi oltre 80 anni di storia. Insieme a questo, nei prossimi mesi il legame con l’arte e la grafica proseguirà con un nuovo progetto che interesserà questa volta anche un impianto del Gruppo. Così come per le reti di trasporto capaci di unire il presente (con il gas naturale) e il futuro (con l’idrogeno) del sistema energetico nazionale, anche le interconnessioni tra il settore dell’arte e dell’energia possono assumere forme diverse e senza tempo. E per questo non vediamo l’ora di poterle continuare a scoprire, sperimentare e raccontare.
Per iscriversi c’è tempo fino al 30 settembre 2024.
info: disegnandoilfuturo.it