È qui il mio respiro, in libreria il nuovo libro di Luca Bergamo

Il libro di Bergamo riflette sulle trasformazioni del passato per imparare a governare collettivamente le crisi di transizione dei nostri anni

«Un resoconto di esperienze, un intreccio di analisi e prospettive che si sono tradotte in riflessioni su un progetto personale e politico». È qui il mio respiro, di Luca Bergamo esce oggi, 5 giugno, in tutte le librerie per Luca Sossella editore.

La missione culturale di Luca Bergamo, ex assessore alla Cultura di Roma, è quella di dare forma a una mappa che contrasti la paura del futuro. Un sistema in evoluzione, modellato dalla tensione tra il passato e il presente, tra l’individuo e il mondo. Per affrontare il mutamento il libro invoca una risposta che vada oltre la competizione indicando nella cooperazione, all’interno delle nostre città, la via fondamentale per le trasformazioni in corso, anche nelle nostre vite. Una chiamata all’azione sulle sfide quotidiane, liberando l’energia che renda protagoniste le persone per governare collettivamente le crisi di transizione dei nostri anni.

La narrazione è intrecciata a ricordi che spaziano dall’allunaggio nel 1969 a momenti vissuti nelle stanze del Campidoglio. Quasi una linea narrativa parallela con la principale, cui dà spunto o di cui fa emergere origini e motivazioni. Il racconto ragionato di un passato recente sfocia alla fine nella presentazione di una prospettiva sul possibile futuro per la Capitale, diversa da quella di vedere il proprio centro trasformato “in una Disneyland per turisti frettolosi”.

«L’esigenza di scriverlo nasce qualche anno fa, ma alla fine i pensieri hanno preso il coraggio di confrontarsi con la scrittura in questo inizio 2024», racconta Bergamo. «Mi sembrava utile far uscire dall’ombra quel rapporto tra emozioni, ragionamento e pratica, che riceve e dà senso al tutto. Rendere visibile quanto le une e le altre siano influenzate dal modo in cui si guarda il proprio tempo e dagli incontri che si fanno. E ricostruire un pezzetto di passato, consapevole che senza ricordare e riflettere sul passato, il futuro non è altro che una serie sconnessa di presenti. E senza un’idea di futuro, le trasformazioni profonde che investono la nostra vita sono solo subite invece che governate».

Emerge nel libro la necessità urgente di investire sul “trasferimento” verso la cultura generale di  rivoluzioni del pensiero derivate da conquiste della scienza e sullo sviluppo di attitudini necessarie per riconoscere una parte di sé nell’altro. «Ogni cultura è un sistema in evoluzione, è costantemente modellata dalla tensione tra il passato e il presente (con i suoi rapporti di potere e le esperienze vissute). Quando mancano gli strumenti culturali per governare crisi e transizioni, persone e società restano ostaggio degli eventi di cui sono tuttavia protagoniste».

Il libro è disponibile su Amazon, IBS Feltrinelli, Mondadori Store e in libreria.

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