#Panel 4 – Angelo Crespi: «L’asta è il luogo in cui si forma il collezionismo»

Il direttore della Pinacoteca di Brera Angelo Crespi modera il quarto panel, dedicato al collezionismo e al mercato

Il quarto e ultimo ciclo di interventi della giornata The ART Symposium, organizzata da Inside Art e GNAM, è stato dedicato al tema Collezionismo e Mercato: gli investimenti culturali. A moderare il panel è stato Angelo Crespi, direttore della Pinacoteca di Brera. L’incontro si è incentrato sul rapporto tra mercato e arte, analizzato attraverso le opinioni e i punti di vista di figure di primo piano del settore, da Claudia Dwek (Chairman Sotheby’s Europa) a Cristina Mazzantini (Direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea), da Giuliana Setari Carusi (Presidente Cittadellarte – Fondazione Pistoletto) a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (Presidente FSRR).

Angelo Crespi, photo Marta Ferro

«Il mondo dell’arte e del collezionismo – ha esordito Crespi – è diventato uno dei settori dominati dalle donne. Quello tra collezionismo e mercato è un binomio, ma al tempo stesso un ossimoro: il collezionista, se si pensa a Freud, è una figura che trattiene, mentre il mercato presuppone la circolazione dei beni. C’è un contrasto tra chi vuole tenere le opere e chi le vuole diffondere. Ne parliamo con le nostre oratrici, che ringrazio, a partire dalla padrona di casa Cristina Mazzantini, a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Giuliana Setari Carusi e Claudia Dwek. Mi riferisco a quest’ultima in particolare per parlare di investimenti, essendo l’asta il luogo in cui si forma il collezionismo».

Richiamando gli altri temi trattati nel corso dell’intera giornata alla GNAM, Angelo Crespi ha indicato nel collezionista una figura capace di indirizzare il mercato, creando un’interazione determinante nella circolazione degli artisti. Ed è proprio all’insegna di questa sinergia che il Direttore della Pinacoteca di Brera ha impostato il dialogo con le grandi figure del settore protagoniste dell’incontro all’istituzione romana. «Se da una parte abbiamo la casa d’asta con i prezzi – ha chiarito – dall’altra abbiamo il potere del collezionista, capace di fondere l’opinione comune che, come si diceva in precedenza, in questo modo non passa attraverso l’intelligenza artificiale. In altre parole, il collezionista è un trend setter: se Patrizia Sandretto acquista i lavori di un giovane artista, chiunque immaginerà che avrà un futuro».

Angelo Crespi è direttore della Pinacoteca di Brera, ma anche giornalista, critico d’arte, saggista e drammaturgo italiano. Un “manager umanista” che ha collaborato con il Foglio, il Giornale e il Corriere della Sera e che vanta pubblicazioni di numerosi saggi d’arte e alcune commedie teatrali. Ha curato decine di mostre con i relativi cataloghi, collaborando con fondazioni e musei italiani e stranieri.