L’arte sperimentale arriva alla Fondation Beyeler con una mostra che si evolve nel tempo

Sono 30 gli artisti coinvolti nell'esperienza espositiva dell'istituzione svizzera, investita dalle opere in tutti i suoi spazi

Alla Fondation Beyeler di Basilea ha preso il via un percorso espositivo che raccoglie gli esiti più recenti dell’arte sperimentale contemporanea. Si tratta di Dance with Daemon, una mostra senza precedenti realizzata in collaborazione con la Fondazione LUMA e concepita come un corpo “vivente”. L’esposizione, infatti, convoglia negli spazi dell’istituzione svizzera figure creative provenienti da discipline diverse – architettura e arti visive, musica e design – che hanno creato un percorso capace di evolvere e cambiare nel tempo e nello spazio.

Si tratta della prima mostra sperimentale lanciata dalla Fondation Beyeler in oltre 25 anni di attività. Curata da un team composto da da Sam Keller, Mouna Mekouar, Isabela Mora, Hans Ulrich Obrist, Precious Okoyomon, Philippe Parreno e Tino Sehgal, la mostra coinvolge 30 artisti e si estende in tutti gli ambienti della sede, dai giardini alle terrazze, compresa la biglietteria, mutando forma in base all’orario di visita. Sono molti gli eventi infatti, dalle performance alle letture di poesie, che si svolgeranno durante le giornate e per l’intero corso dell’esposizione, visibile fino al 25 agosto 2024.

A caratterizzare l’esposizione, hanno spiegato Philippe Parreno e Precious Okoyomon, «il fatto che questa aggregazione è parte integrante del processo creativo». Tra i 30 artisti coinvolti in quella che è «una proposta dinamica più che statica – hanno proseguito – un progetto ontologico che si evolve e riflette la complessità e molteplicità insite nell’incontro di voci artistiche differenti sotto uno stesso tetto», anche Anne Boyer, Ian Cheng e Pierre Huyghe.

info: fondationbeyeler.ch

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