Il programma globale lanciato da Chanel nasce nel 2021 con una serie di iniziative a sostegno di progetti artistici e culturali. La moda diventa in questo caso mecenate di innumerevoli tendenze estetiche, dal design alla poesia, dalle arti visive alla musica e non solo. Un fondo culturale che sostiene le arti e che ormai da 3 anni a questa parte si concentra «sugli innovatori culturali di tutto il mondo che stanno tracciando il prossimo e il nuovo» ha affermato Yana Peel, direttrice internazionale Arti e Culture di Chanel.
Una serie di istituzioni museali in tutto il mondo hanno infatti attuato una partnership con la maison, come l’Underground Museum di Los Angeles, il Centre Pompidou di Parigi e la Power Station of Art di Shangai, primo museo pubblico dedicato all’arte contemporanea nella Cina continentale. Reframing Narratives: Women in Portraiture è invece il progetto triennale nato in collaborazione con la National Portrait Gallery di Londra, guidato dalla storica dell’arte Flavia Frigieri e che mira a migliorare la rappresentazione delle donne nella collezione della galleria.
Giunto invece alla seconda edizione il premio internazionale di arte e cultura Chanel Next Prize assegnato ogni due anni a 10 artisti e artiste che nelle loro discipline si sono distinti per innovazione e originalità. Personalità che Yana Peel ha definito come «catalizzatori e pionieri», in grado di rivoluzionare e innovare. Ciascuno dei vincitori riceve poi un sostegno finanziario di 100.000mila euro, assicurandosi inoltre l’accesso a un prestigioso programma di mentorship e networking coadiuvato dai partner culturali del brand in tutto il mondo come il Royal College of Art di Londra.
I vincitori per questo 2024 sono il cantante Davone Tines, gli artisti visivi Tolia Astakhishvili, Ho Tzu Nyen e Dalton Paula; lo sviluppatore di videogiochi Sam Eng, i registi Kantemir Balagov e Fox Maxy; la compositrice Anna Thorvaldsdottir, la coreografa Oona Doherty e la poetessa Moor Mother.
La maison sostiene e promuove gli artisti, comprendendo quanto sia necessario il loro ruolo nel cambiamento sociale e quanto possano ispirare, educare e contribuire alla costruzione di una società più giusta ed inclusiva. Ascoltare l’arte e il suo potente ruolo di attivista, che sfida lo status quo, solleva consapevolezza e attraverso una bellezza non poi così futile, genera importanti e profonde riflessioni.