Claude Monet realizza il Moulin de Limetz nel 1888: sarà uno dei pezzi forti delle 20th Century Evening Sale di questo maggio alla sede di Christie’s di New York con una stima che va dai 18 ai 25 milioni. Il dipinto dal 1986 è di proprietà congiunta del Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City e della famiglia di Ethel B. Atha, il cui lascito ha dato all’istituzione una partecipazione di due terzi nell’opera. Dal 2008 il quadro è stato definitivamente esposto nel museo, diventando uno dei cinque dipinti dell’impressionista della collezione museale permanente. I proventi della vendita, andranno a beneficio dei futuri acquisti del Nelson-Atkins Museum of Art.

In realtà si tratta della seconda tela del pittore raffigurante questo soggetto: alla fine dello scorso anno infatti Sotheby’s ha venduto il quadro “gemello” a 25,6 milioni di dollari. Entrambi gli esemplari rappresentano un prologo dello sviluppo in serie dei quadri dell’artista, che poi sarebbe diventato un principio fondamentale della sua ultima carriera. Una abbagliante luce caleidoscopica riflette e brilla sull’acqua che scorre dolcemente e luccica sul fogliame frusciante. Il risultato finale è quello di un potente segno pittorico che con estrema delicatezza irradia con profondità il colore, attraverso strati di pigmento denso, ricco e sontuoso.

La storia del Moulin de Limetz è assai travagliata e costituisce un emblema del mecenatismo americano nel contesto del movimento impressionista. Nel 1890 il collezionista francese Durand-Ruel acquistò la tela direttamente da Claude Monet. Pochi mesi dopo passò nelle mani di Lucien Sauphar, per poi attraversare l’Atlantico e arrivare alla celebre coppia di collezionisti di Kansas City Joseph S. e Ethel B.Atha: a maggio invece, scopriremo la sua destinazione finale.