Bruciamo Tutto, blitz alla mostra di Artemisia contro le tele del Tassi. Un’attivista: «Non deve stare qua»

Nella mostra in corso a Genova, gli attivisti di Bruciamo Tutto hanno coperto i dipinti dello stupratore di Artemisia Gentileschi

Il fatto è accaduto nella mattinata del 29 marzo, quando gli e le attiviste di Bruciamo Tutto, il movimento femminista nato a seguito del femminicidio di Giulia Cecchettin nel novembre del 2023, hanno dato il via a un blitz a Palazzo Ducale, a Genova. Obiettivo dell’intervento, i dipinti di Agostino Tassi, esposti nella mostra in corso dedicata ad Artemisia Gentileschi.

«Stiamo coprendo questo quadro perché non possiamo sopportare che i dipinti dello stupratore di Artemisia siano appesi accanto ai suoi. Siamo profondamente turbat3 dalla scelta di spettacolarizzare lo stupro. Abbiamo deciso di non danneggiare il quadro ma di oscurarlo, perché il messaggio è “non deve stare qua”, non così, non in questo contesto». Questa la dichiarazione di Anna, attivista di Bruciamo Tutto, mentre collocava il telo nero sui dipinti di Agostino Tassi. L’azione è iniziata alle 11.30, nello spazio della mostra Artemisia Gentileschi. Coraggio e passione dedicato a tre opere di Tassi, pittore che stuprò Artemisia.

Oltre a coprire le opere con dei teli neri, incollandoli alle cornici, l’attivista ha srotolato uno striscione. Il blitz è continuato con un’altra azione: contemporaneamente all’affissione dei teli, è stata versata vernice rossa per terra. In più, i responsabili si sono dipinti le mani di rosso, lasciando impronte sulle targhe accanto ai dipinti e cancellando il nome del Tassi con un pennarello nero, con cui è stato poi scritto sul muro il nome dell’ultima vittima di femminicidio, Joy Omoragbon, uccisa dal marito. L’allarme è stato fatto scattare dagli attivisti in tutte le sale.

A illustrare la ragione dell’azione, anche le parole di un altro attivista. «Questa mostra non esplora l’opera di Artemisia in quanto artista, ma in quanto donna Perché facciamo così fatica a dire che Artemisia era una grandissima artista, e se fosse un uomo ne parleremmo accanto a grandi maestri come Michelangelo e Raffaello?», ha dichiarato.

Il movimento ha rilasciato anche una nota a margine del blitz. “Di fronte alla violenza della società – scrivono – agiamo in maniera decisa e nonviolenta per ostacolare questo sistema che promuove la cultura dello stupro proprio in un contesto culturale”.