Tre giornate all’insegna della danza con Les Étoiles, il gala dell’inclusività che il 15, 16 e 17 marzo si svolge all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma.
Realizzato con la partecipazione della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e di Poema S.p.A., e sotto la direzione artistica di Daniele Cipriani, l’evento vuol essere un omaggio al coreografo dei classici dell’800 Marius Petipa e al leggendario ballerino Vaslav Nijinsky, due personaggi che in due momenti storici diversi hanno segnato in modo indelebile la danza internazionale.
Lo spirito di Petipa aleggerà nella grande sala S. Cecilia dove si tiene questo importante appuntamento con la danza internazionale, perché molte saranno le coreografie da lui firmate. Ѐ probabile che alleggi anche quello di Nijinsky visto che molte saranno le étoile che danzeranno: uno sciame proveniente da ben quattro continenti, Asia, Europa, Africa, Americhe, uno spaccato dell’eccellenza mondiale balletistica.
«Il Gala di danza “Les Étoiles” è ormai un appuntamento fisso ed irrinunciabile per gli appassionati del balletto, che si avvale anche quest’anno della partecipazione della Fondazione Terzo Pilastro, che mi onoro di presiedere, oltre che della società Poema S.p.A., dando vita ad uno spettacolo di prestigio, unico nel suo genere», commenta la Prof.ssa Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale: «La peculiarità di questo progetto, ideato e curato da Daniele Cipriani, è il suo carattere internazionale e multiculturale, che unisce sul palco dell’Auditorium Parco della Musicale più famose stelle della danza di tutto il mondo, unite nel segno dell’armonia per dar vita ad uno spettacolo di grande raffinatezza. Un format che mette in scena non soltanto capolavori del repertorio tradizionale, ma anche coreografie del ‘900 e brani contemporanei, interpretati da ballerini europei, asiatici e americani, a riaffermare il valore dell’arte quale linguaggio universale e senza confini».
Les Étoiles, nel quadro della collaborazione tra Daniele Cipriani Entertainment e Fondazione Musica per Roma, si propone inoltre come Gala dell’inclusività e vede la presenza di Leroy Mokgatle (Staatsballett Berlin), ballerina “non binary” che mette in discussione i rigidi ruoli di genere nel balletto, e dello storico protagonista del teatrodanza Lutz Förster, in un omaggio a Pina Bausch, di cui quest’anno ricorre il quindicesimo anniversario della morte. Förster interpreterà la versione, nella lingua dei segni, della canzone The Man I Love di George e Ira Gershwin, Stück (“pezzo”) integrato nel celebre lavoro Nelken (1982) della Bausch, insieme agli altri protagonisti maschili del gala a cui lui stesso insegnerà i “segni”. La lingua dei non-udenti diventa d’incanto un’elegante coreografia, manifesto di Les Étoiles.
Un ricco programma di assolo e passi a due, tratti sia dal repertorio ottocentesco che da quello del ‘900 e dei giorni nostri, soddisferà sia gli amanti della tradizione (non mancano i virtuosissimi passi a due tratti dai capisaldi di Petipa, come Il lago dei Cigni, Don Chisciotte, La Bella Addormentata, Il Corsaro, per menzionarne alcuni), sia della modernità. Ci sarà anche un assaggio di flamenco, grazie alle coreografie di Sergio Bernal. Alcuni lavori vengono presentati in prima italiana, come Nocturne di Christian Spuck, rimontato per Les Étoiles dove sarà interpretato da Mokgatle e Frola, e No Man’s Land di Liam Scarlett, brano interpretato da Isaac Hernández con Fernanda Oliveira. Ci saranno inoltre coreografie firmate da Hans van Manen, John Neumeier, George Balanchine e Yuri Grigorovich.