Al Vittoriale, colpo milionario. Rubati i gioielli in mostra (e non solo)

Al Vittoriale sono scomparsi 49 manufatti dell'artista Umberto Mastroianni. I gioielli costituivano il nucleo della sua esposizione temporanea

Al Vittoriale, il celebre complesso monumentale sulle sponde del lago di Garda che custodisce la casa-museo di Gabriele d’Annunzio, la mattina del 6 marzo, un’amara sorpresa ha colto alla sprovvista i responsabili museali, quando hanno trovato tutti gli spazi espositivi completamente vuoti. Infatti, i 49 manufatti dell’artista Umberto Mastroianni, tra gioielli e sculture in oro per un milione di euro, sono stati incredibilmente trafugati.

Il furto è abilmente avvenuto la notte prima e si è certamente trattato di un colpo studiato nei minimi dettagli, addirittura forse mesi prima. Al momento si sa ancora ben poco. I ladri sono entrati scassinando la porta laterale, e disinstallando l’allarme, che infatti non avrebbe suonato. Mosse precise e ben mirate che fanno pensare a non semplici ladruncoli, ma probabilmente veri esperti di furti d’arte, visto anche che nulla del lascito d’annunziano è stato stranamente toccato, come ha ribadito Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale. I malviventi ben sapevano allora come agire, così come erano a conoscenza del sostanzioso valore del bottino.

Una prima svolta del caso, a cui stanno ininterrottamente indagando i carabinieri di Salò con il supporto del comando provinciale di Brescia, è il recente ritrovamento di uno dei pezzi della refurtiva, letteralmente perso per strada. La “sfortunata” mostra in questione, allestita lo scorso 30 dicembre nelle sale espositive “D’Annunzio segreto” e che tra l’altro, sarebbe terminata oggi, 8 marzo, è Come un oro caldo e fluido. Gli ori di Umberto Mastroianni. Il fulcro del progetto espositivo presentava infatti la serie dei meravigliosi manufatti dell’artista, nonché zio del celebre attore Marcello Mastroianni, tra anelli, bracciali, spille, gioielli, lastre e sculture, realizzate dagli anni ’50 agli anni ’90 con la tecnica della fusione a cera persa. Con la speranza di risolvere al più presto questa misteriosa vicenda, immediata è stata la vicinanza di tutte le istituzioni culturali e politiche. Sabato 9 marzo, una conferenza stampa organizzata nel posto, fornirà ulteriori aggiornamenti (si spera positivi).