Art UK, anche la street art raggiunge la frontiera del digitale

Su iniziativa dell'associazione britannica Art UK, ben 5 mila opere di street art verranno inserite in un archivio digitale

Nell’universalità delle arti visive, quelle espressioni che fanno capo alla street art presentano la deperibilità tra i loro tratti distintivi. Predisposte a deteriorarsi con l’azione del tempo, queste opere non possono essere tutelate se non tradendone gli intenti da cui nascono, primo tra tutti i loro inserimento in un contesto. Ma sembra profilarsi una nuova modalità di conservazione, ideale per opere pubbliche di questo genere. La proposta arriva dall’associazione Art UK, una piattaforma online dedicata all’arte pubblica della Gran Bretagna, che annuncia la creazione di un archivio digitale che documenterà 5 mila murali.

L’iniziativa di Art UK rappresenta un passaggio fondamentale nella tutela delle opere di street art, che verranno fotografate e inserite sul sito dell’associazione entro il dicembre 2026. La digitalizzazione delle opere, spesso realizzate senza autorizzazione, consentirà così ai lavori di resistere all’azione del tempo.

Ben 5 mila le opere coinvolte. Tra queste compaiono dei capolavori di Banksy, ma anche dei lavori storici, come la composizione che Dave Binnington, Paul Butler e Ray Walker nel borgo londinese di Tower Hamlets hanno realizzato tra il 1976 e il 1983, oltre al mosaico Saltburn History Mural di Helen Jane Gaunt e Derek Mosey risalente al 2011. Ma non solo street art tradizionale: ai murali si affiancano anche esempi tridimensionali, come la “scultura murale” di Philippa Threlfall nella città di Poynton nel Cheshire.

info: artuk.org