Edgar Allan Poe alla NYFW: un omaggio dello stilista Thom Browne

Browne e Poe in un connubio di arte, moda e poesia alla Fashion Week di New York fra drammaticità, teatralità e un ammaliante storytelling

Lo stilista Thom Browne porta il surrealismo sulle passerelle di New York, in una chiusura teatrale e d’effetto. In occasione della presentazione della sua collezione A/I 24-25 il designer ha giocato con la poetica oscura e visionaria di Edgar Allan Poe. L’attrice Carrie Coon, durante tutta la sfilata, ha letto il poema di Poe Il corvo, rendendo l’atmosfera ancora più tetra e immersiva.

Illusorietà e fantasia pura, con una passerella buia che si è improvvisamente illuminata, trascinano gli spettatori nel gotico immaginario di Poe. Al centro della scena, un albero solitario avvolto in un imponente piumino, primo elemento della collezione. Alle spalle dell’albero spunta il primo corvo, con una stola di smoking a brandelli e un corpetto in seta bianca: cominciano a sbucare anche i primi bambini, che ne presentano l’omonima linea di moda. L’oscurità riprende proprio l’ambientazione dell’opera di Poe che narra la cupa vicenda di un amante che piange la morte della sua amata e che a mezzanotte riceve la visita di un corvo che giunge «con un grande strepito d’ali». L’onomatopeica espressione «Nevermore» delle ultime strofe del verso, è apice del dolore dell’amante, che ora è impresso, stampato, sul retro delle giacche di tweed.

Lo spazio rettangolare del pavimento è apparso ricoperto da una polvera bianca, molto suggestiva, che ricorda la neve. La narrazione prosegue con la voce sempre più emozionale di Carrie Coon e con numerosi corvi che invadono la passerella. Una collezione tutta in bianco e nero (colore che è assoluta novità nella visione dello stilista) con silhouette che fanno riferimento ai primi del ‘900, ora rivisitate e decostruite in un gotico contemporaneo. Uno stile modulare, minimalista ma fortemente influente, proprio come le creature di Edgar Allan Poe, semplici e d’impatto.

Una fiaba tetra perfettamente raccontata, una spettacolarizzazione della moda che si pone come emblema di performance e arte contemporanea. Un espediente per trovare speranza attraverso il buio, in un mondo dove l’ombra esiste solo nel momento in cui esiste la luce.