BRAFA 2024: a Bruxelles si celebra il Surrealismo

L'antica fiera d'arte di Bruxelles torna dal 28 gennaio con numerose novità e un importante spazio dedicato al Surrealismo

BRAFA, la fiera d’arte di Bruxelles, accoglie per questa edizione ben 132 espositori da 14 paesi in ogni parte del mondo. Come da consuetudine l’Associazione no-profit Belgian Antiques Fair organizza ogni anno quest’evento nella capitale belga, giunto ormai alla 69° edizione. Nel 2024 in particolare si è scelto di celebrare 100 anni del Surrealismo, il cui primo manifesto fu scritto proprio nel 1924 da André Breton, a Parigi. Per l’importante anniversario la Fondazione Paul Delvaux ospiterà nel proprio stand una mostra curata da Camille Brasseur, con una serie di capolavori del noto artista belga surrealista.

«Nel 2024 ricorre il centenario del Manifesto Surrealista in cui André Breton dichiarava guerra alla logica a favore dell’automatismo freudiano», ha affermato Harold t’Kint de Roodenbeke, presidente della Fiera. «Lavorando su questo anniversario ci siamo anche detti che gli osservatori stranieri descrivono spesso il Belgio come Surrealista, per il nostro modo di fare a volte curioso o fuori dagli schemi. L’invito alla Fondazione Paul Delvaux si inserisce in questo quadro».

Il tema dell’edizione è dunque il Surrealismo che funge anche come chiave di lettura per alcune delle opere selezionate. Oltre alla personale su Paul Delvaux, troviamo la galleria belga Galerie de la Béraudière che espone Il palazzo delle tende di Magritte, un’opera di Max Ernst e una piccola retrospettiva su André Masson. Alla galleria parigina di Cazeaut è inoltre possibile ammirare un’opera di una grande interprete al femminile del movimento, Leonor Fini. Ovviamente non mancano padiglioni dedicati alla pittura fiamminga a cui la galleria parigina Florence de Voldère è totalmente dedicata. Qui troviamo esposte due importanti opere di Peter Brughel il giovane, come La visita alla nutrice e La danza all’aria aperta.

Le gallerie italiane presenti in fiera sono 10 tra cui due con sede all’estero: la Repetto Gallery di Lugano che espone una Piazza d’Italia di De Chirico e la londinese Gianmarco Cappuzzo specializzato invece in pittura europea e che tra i pezzi forti presenta Il sacrificio di Isacco di Giuseppe Vermiglio. Una sezione dedicata ai gioielli, con Barbara Bassi di Cremona e la gioielleria Nardi di Venezia e una al design con la galleria Roberstaebasta, riferimento indiscusso anche per le art decorative.

Immancabili poi i padiglioni dedicati all’impressionismo, agli artisti contemporanei come la talentuosissima Anna Weyant, alle porcellane del ‘700, ai fumetti d’autori, sino all’arte africana di cui BRAFA vanta il maggior riferimento sulla scena: insomma. un vero e proprio viaggio a 360° nel mondo dell’arte.

Nata inizialmente nel 1956 come Fiera belga dell’antiquariato, inizialmente era ospitata negli ampi spazi della Galleria Louise. Nel corso degli anni grazie al forte successo ottenuto e al crescente numero di visitatori, si è aperta anche al design, all’arte contemporanea e al mondo dei fumetti. Dal 2009 cambia il nome in BRAFA, Fiera dell’antiquariato e delle belle arti di Bruxelles che dal 2022 espone nella vastissima aerea di Bruxelles Expo, situato nella parte settentrionale di Bruxelles sull’altopiano di Heysel.