Second Order Reality, il progetto di Carola Bonfili per Italian Council

Navigazione digitale e pensiero magico sono alla base del progetto di Bonfili che rivela, in un videogioco in fieri, le infinite possibilità della narrazione

M’ling è una scimmietta che improvvisamente vede certe parti del suo corpo pietrificarsi e decide di intraprendere un viaggio iniziatico in cerca della guarigione. Il curioso animale è protagonista del progetto vincitore dell’undicesima edizione di Italian Council, Second Order Reality di Carola Bonfili. Dopo una preview autunnale presso La Capella di Barcellona, Second Order Reality è presentato in forma di mostra presso Aksioma – Institute for Contemporary Art a Lubiana dal 18 gennaio al 16 febbraio 2024 per poi vedere altre tappe in collaborazione con gli altri partner del progetto, fino alla destinazione finale dell’opera alla collezione del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo.

Carola Bonfili, The stone monkey, still

Promosso da Fondazione smART – polo per l’arte, e curato da Daniela Cotimbo e Ilaria Gianni, il progetto indaga gli stati percettivi che caratterizzano l’esperienza di navigazione nei mondi virtuali e che sono connaturati nel “pensiero magico” dei bambini. 

La capacità di entrare e uscire da diverse soggettività, l’interesse per gli spazi liminali e per l’attraversamento di varchi e soglie temporali, Bonfili recupera tutto questo insieme anche alla fascinazione che questi stati transitori hanno esercitato sulla letteratura di diverse epoche, richiamando in particolare le ripetute allucinazioni vissute da Sant’Antonio Abate ne La tentazione di Sant’Antonio di Flaubert.

Unendo linguaggi e riferimenti diversi, dalla letteratura ottocentesca all’architettura brutalista, dai fumetti all’intelligenza artificiale generativa, l’opera si muove tra la dimensione digitale e quella fisica, esplorando le infinite possibilità di una storia e inglobando al suo interno diverse forme di narrazione: un video in CGI, un ambiente immersivo in VR e una serie di sculture. L’artista sviluppa così e scompone la sua trama, con l’obiettivo finale di dar vita a un videogioco.

Carola Bonfili, SOR, 2023 (promo image)

Nel video The Stone Monkey (video) e nell’installazione VR Level 1, Illusions that we should have, but don’t, una concatenazione di eventi misteriosi muove la dinamica narrativa spostando costantemente il punto di adesione al reale. Anche i suoni, creati da Francesco D’Abbraccio, assumono un ruolo centrale, quali veri e propri “oggetti sonori” che amplificano il carattere perturbante dell’intera esperienza. Le sculture che saranno presentate per la prima volta nella mostra a Lubiana riprendono alcuni dei temi e degli immaginari presenti nella storia e li traducono in elementi fisici.

Carola Bonfili, SOR, 2023 (promo image)

Se M’ling e Tanky Pear sono riproduzioni in cemento dei personaggi principali e richiamano le action figure prodotte in ambito gaming, The Stone Monkey’PBR consiste in una serie di sculture sferiche evolutesi a partire dai PBR o render fisici, oggetti digitali utilizzati nell’ambito della modellazione 3D per mostrare i campioni di texture. Infine, The Multicrane recupera la tecnica delle prime animazioni di Walt Disney: un omaggio a un modo di fare artigianale che persiste come metodo nell’approccio al digitale dell’artista.

Il progetto è poi accompagnato da un catalogo edito da Nero Editions con testi di Daniela Cotimbo, Ilaria Gianni, Domenico Quaranta e Valentina Tanni.

Carola Bonfili, Second Order Reality
a cura di Daniela Cotimbo e Ilaria Gianni 
promosso da Fondazione smART – polo per l’arte, Roma
in partnership con: 
Aksioma – Institute for Contemporary Art, Ljubljana
MNAD – Museo Nazionale dell’Arte Digitale, Milano
Centre d’Art Contemporain Genève, Ginevra
SODA – School of Digital Arts (c/o Manchester Metropolitan University), Manchester
Hypermaremma, Maremma
The Green Parrot, Barcellona
La Capella, Barcellona