Guerra in Medio Oriente, migliaia di artisti chiedono il cessate il fuoco

In più di duemila tra musicisti, cineasti, attori e artisti hanno sottoscritto una lettera contro le violenze perpetrate della guerra tra Hamas e Israele

Una lettera aperta di migliaia di artisti si impone sullo scenario della guerra in Medio Oriente, condannando «ogni atto di violenza contro i civili». In più di duemila hanno firmato la richiesta di cessare il fuoco: tra loro Florence Peake, Paul Sepuya, Robert del Naja, Tai Shani. Una presa di posizione che arriva dal mondo dell’arte, dopo che Israele ha messo in atto un assedio generalizzato nell’area di Gaza, privando milioni di palestinesi di forniture di cibo e acqua e sferrando attacchi aerei.

La lettera arriva in un clima diffuso di violenza innescato il 7 ottobre dall’incursione di Hamas in Israele, in cui sono state uccise più di 1.300 persone e circa 200 sono state prese in ostaggio. Un attacco a cui Israele ha replicato con offensive aeree sul territorio di Gaza: le autorità sanitarie palestinesi hanno stimato che oltre 3000 persone, tra cui la maggior parte civili, sono state uccise negli ultimi giorni. E a più di un milione di persone Israele ha chiesto di lasciare la Striscia, indicazione chiaramente non perseguibile.

Tanti gli episodi violenti, tra cui l’esplosione – dalla responsabilità non chiara – che ha colpito l’ospedale Al-Ahli di Gaza causando la morte di 500 persone. Un quadro che per le Nazioni Unite potrebbe portare a una «situazione calamitosa» della guerra in Medio Oriente.

Di fronte alla drammaticità degli eventi molti personaggi di spicco hanno preso posizione e hanno firmato la lettera organizzata da Artists for Palestine, che si scaglia contro i governi per la loro tolleranza verso i crimini di guerra e – anzi – del loro favoreggiamento. È infatti fermo e inequivocabile il sostegno a Israele da parte degli stati occidentali, seppure si siano levate voci che esortano le Forze di Difesa Israeliane (IDF) alla moderazione e a rispettare il diritto internazionale in quanto al rifornimento dei beni di prima necessità della popolazione palestinese bloccata a Gaza. Tra loro, il segretario degli Esteri britannico James Cleverly e il leader labourista Keir Starmer.

Nella lettera spiccano molti nomi, da attori a musicisti, ad artisti e altri ancora, come Tilda Swinton, Steve Coogan, Miriam Margolyes, ma anche i registi Michael Winterbottom, Mike Leigh e Asif Kapadia. Tra scrittori e poeti emergono i nomi di Marina Warner, Jacqueline Rose, Hugh McFadden.

«Il nostro obbligo è quello di fare tutto il possibile per porre fine alla crudeltà senza precedenti che viene inflitta a Gaza», dichiarano gli artisti nella lettera aperta, in cui citano il sottosegretario alle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari Martin Griffiths chiedendo il cessate il fuoco per favorire l’ingresso nel territorio degli aiuti umanitari.