Al via la diciannovesima edizione della Giornata del Contemporaneo

La Giornata del Contemporaneo, la manifestazione che porta l’arte contemporanea agli occhi del grande pubblico, torna il prossimo 7 ottobre

La Giornata del Contemporaneo, prevista per sabato 7 ottobre, torna con la diciannovesima edizione. A promuovere la manifestazione è AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, che dal 2005 è in prima linea nella diffusione della conoscenza dell’arte contemporanea presso il grande pubblico, a fronte di una narrazione che non valorizza la vitalità del panorama artistico contemporaneo in Italia. Anche con questa diciannovesima edizione si manterrà una forma ibrida: proponendo eventi anche da remoto, la Giornata del Contemporaneo si propone di incoraggiare la più ampia partecipazione possibile. In più, con il coinvolgimento della rete del MAECI – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale –, di cui fanno parte Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura, le iniziative della Giornata del Contemporaneo all’estero si estendono dal 7 al 13 ottobre.

Il filo rosso degli eventi in programma è la riflessione sull’ambiente. Ecologia e sostenibilità saranno i grandi temi attorno a cui le iniziative si organizzeranno, promuovendo una più radicata consapevolezza rispetto alle modalità in cui il mondo dell’arte contemporanea impatta sull’ambiente, suggerendo la necessità di un ripensamento.

La messa in discussione di un dato sistema, che riguardi il mercato dell’arte o una sua contingenza sociale, sembra essere più in generale l’elemento marcato di questa edizione, come suggerisce anche l’immagine guida selezionata quest’anno. Infatti, per la diciannovesima Giornata del Contemporaneo è stata scelta Pa(y)sage Corporel (2023) di Binta Diaw, artista italo-senegalese che in questa opera ragiona sui residui del colonialismo nella società contemporanea a partire dal corpo femminile nero. L’artista si ispira a un detto popolare in lingua Wolof della tradizione senegalese: Nit nitay garabam [L’essere umano è cura dell’essere umano], in cui la parola garab significa pianta e medicina/cura. Trasponendo in immagine questo proverbio, Diaw enfatizza il legame tra essere umano e Natura, quasi di interscambio, il che suggerisce una necessità per il primo di curarsi di quanto lo circonda come se fosse parte integrante di sé stesso.

Muovendosi tra questi spunti, la manifestazione si organizza in nuclei di attività, come nelle scorse edizioni, a ingresso gratuito su tutto il territorio nazionale, tra cui una programmazione per l’occasione dei Musei Associati AMACI, il coinvolgimento di Luoghi del Contemporaneo e le iniziative promosse con la rete estera del MAECI. Con un calendario molto denso, la Giornata del Contemporaneo esalta quindi le realtà che promuovono la conoscenza dei linguaggi contemporanei. E in aggiunta, per la prima volta nella storia della manifestazione, sarà presente Media Partner Rai Cultura, che su Rai 5 proporrà la Notte del Contemporaneo, una notte di racconti sull’arte contemporanea. Infine, come nelle altre edizioni, ci sarà la partnership con Artshell, che offrirà supporto tecnico nella navigazione interattiva.

Giornata del Contemporaneo
7 ottobre 2023
info: amaci.org