Ossessione seriale: Andy Warhol in mostra alla Galleria delle Arti di Roma

La Galleria delle Arti di Roma esporrà dal 5 ottobre al 23 dicembre alcune tra le più note serigrafie di Andy Warhol

Warhol – Serial obsession è la nuova mostra che la Galleria delle Arti di Roma dedica all’artista americano. Indiscutibile la presenza del suo nome tra quelli dei maggiori esponenti della pop art americana, Andy Warhol ha sempre avuto un gusto marcato per la ripetizione seriale. Quasi un’ossessione, quella di riprodurre uno stesso oggetto – o soggetto – in una stessa posizione, ma con cambiamenti notevoli sul piano cromatico. È una tendenza nella storia dell’artista che si è espressa in maniera evidente nelle serie di serigrafie, alcune delle quali sono ora ospitate dalla Galleria a Roma con il proposito di far sprofondare il visitatore nella vivacità ripetitiva dell’artista.

La mostra, realizzata con il patrocinio di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, verrà inaugurata il 3 ottobre alle ore 18 e sarà aperta al pubblico dal 5 ottobre al 23 dicembre. Ad essere esposte saranno alcune tra le più note serigrafie di Andy Warhol, a partire dalla serie Marilyn, dieci serigrafie stampate dalla Sunday B. Morning nel 1985, timbrate e firmate dall’artista. Accanto a queste saranno esposti due dei quattro ritratti di Ludwig Van Beethoven e quattro della serie Flowers, serigrafie firmate che rappresentano quattro fiori bianchi. La rassegna si pone quindi come strumento di immersione nella poetica della ripetizione di Warhol, ma anche come lente sulla tecnica della serigrafia, che l’artista privilegiava particolarmente.

D’altronde, quella per la serigrafia è una passione ben dichiarata dall’artista. «Ai primi d’agosto del 1962 cominciai con le serigrafie. Volevo qualcosa di più forte, che comunicasse meglio l’effetto di un prodotto seriale. Con la serigrafia si prende una foto, la si sviluppa, la si trasferisce sulla seta mediante colla e poi la si inchiostra, cosicché i colori penetrano attraverso la trama salvo che nei punti dove c’è la colla. Ciò permette di ottenere più volte la stessa immagine, ma sempre con lievi differenze. Tutto così semplice, rapido, casuale: ero eccitatissimo. Poi Marilyn morì quello stesso mese, e mi venne l’idea di trarre delle serigrafie da quel suo bel viso, le mie prime Marilyn».

Le potenzialità della serigrafia connesse alla scelta della serialità suggeriscono all’artista un’idea di arte come prodotto di consumo. E Marilyn Monroe, figura che pure desta una serie di ambiguità, essendo un’immagine di celebrità e giovinezza legata alla morte, è prima di tutto l’icona di una società-mercato, bidimensionale e artificiale. Marilyn, come oggetto e prodotto di una cultura di massa, viene così restituita dall’artista al suo pubblico. Muovendo da un’immagine del film Niagara, Warhol rende conto della staticità, a fronte di una molteplicità cromatica, della società dei consumi americana, che vede in Marilyn Monroe il proprio simbolo.

Accanto a queste serigrafie saranno poi esposte quattro serigrafie di Flowers, una serie iniziata dall’artista nel 1964 con un primo dipinto ad acrilico e inchiostro serigrafico su tela realizzato a partire da una fotografia a colori di fiori d’ibisco scattata da Patricia Caulfield. Da qui inizia una ripetizione dell’immagine quasi ossessiva che ha condotto Warhol a realizzare i primi esemplari nello stesso anno. Infine, la mostra contempla anche due delle quattro riproduzioni del dipinto di Joseph Karl Stieler, un olio su tela realizzato nel 1820 e ritraente Beethoven. Un’ultima tappa volta a proiettare il pubblico in questo universo di sperimentalismo e ripetizione.

Warhol – Serial obsession
Dal 5 ottobre al 23 dicembre 2023
La Galleria delle Arti, via dei Sabelli 2, Roma
info: lagalleriadellearti.it