Dulcis in fundo, esperienza multisensoriale all’Accademia di Spagna

Il lavoro corale di un’artista italiana e due artisti spagnoli segna un dialogo tra i due paesi attivando la partecipazione del pubblico

«Più che un oggetto d’arte Dulcis in fundo è infatti un oggetto da vivere», racconta nel testo di accompagnamento alla mostra la storica dell’arte Raffaella Perna. «O meglio, un organismo da attivare: una sorta di dispositivo di socializzazione attraverso il quale viene proposta un’esperienza sinestetica in grado di coinvolgere la vista, il tatto, l’olfatto, il gusto».

Inaugura, infatti, martedì 19 settembre presso la sala dell’Auditorium della Real Academia de España a Roma il progetto Dulcis in fundo di Sonia Andresano, María Ángeles Vila Tortosa e Carles Tarrassó. La mostra, sostenuta dall’Ambasciata di Spagna a Roma, apre un dialogo tra l’Italia e la Spagna presentando un lavoro corale di un’artista italiana e due artisti spagnoli.
«Il pubblico è dunque chiamato a vivere un’esperienza multisensoriale, che si colloca in un terreno intermedio tra lo spazio collettivo della performance agita in comune, e lo spazio individuale dell’esperienza sensoriale», continua Perna in merito alla performance che si terrà il 19 settembre all’Auditorium.

Successivamente verrà presentata la videoinstallazione dell’esperienza e la scultura realizzata a quattro mani dalle artiste Sonia Andresano e María Ángeles Vila Tortosa, durante il congresso gastronomico Nutrire l’Incontro coordinato da Carles Tarrasó che si terrà nei giorni 25 e 26 settembre presso gli spazi dell’Accademia. 

La scultura sarà visibile dal 22 al 29 settembre nel terrazzo dell’Accademia.