Sir Mark Jones, 72 anni, storico e antiquario già a capo del Victoria and Albert Museum e preside del St. Cross College di Oxford, è il nuovo direttore ad interim del British Museum di Londra.
Lo ha comunicato il presidente del British Museum, l’ex cancelliere dello scacchiere George Osborne, affermando che Jones ha incassato la fiducia unanime del Consiglio di amministrazione.
La nomina arriva dopo le recenti dimissioni di Hartwig Fischer che, dopo 7 anni alla guida dell’istituzione londinese, ha maturato nel corso delle ultime settimane la decisione di dimettersi, dopo la pubblicazione di una serie di notizie relative a furti e danneggiamenti di oggetti preziosi che si sarebbero svolti in un periodo di tempo piuttosto ampio e che hanno messo in evidenza le gravi carenze in termini di sicurezza dell’istituzione culturale londinese.
Nel 2021 erano affiorati sospetti nei confronti di un curatore accusato di aver rubato manufatti dal museo, ma il direttore non aveva preso alcun provvedimento. Secondo il Times, tuttavia, i furti all’interno del British Museum sarebbero iniziati addirittura 20 anni fa ma troppo tardi sono stati presi provvedimenti seri e adeguati a risolvere il problema.
Tra i primi provvedimenti c’è stato la scorsa settimana il licenziamento di un dipendente, Peter John Higgs, 56enne curatore delle collezioni sulla Grecia antica che però si dichiara innocente. Attualmente sono in corso indagini di Scotland Yard e un’inchiesta interna al museo.
La collezione del museo contiene oltre 8 milioni di oggetti, alcuni dei quali antichissimi e di valore enorme. Solo una piccolissima parte di questi – circa 80mila – è esposta al pubblico in maniera permanente, mentre la stragrande maggioranza è conservata in magazzino perché è troppo delicata per essere messa in mostra: è tra questi oggetti che sono avvenute le sparizioni e i danneggiamenti di oltre 2000 manufatti antichi.