Quando si arriva in una casa nuova spesso si decide di fare una festa per inaugurarla, ma perché non fare la stessa cosa anche quando la si lascia? Ed è questo che hanno deciso di fare Andrea Napoletano e Ilaria Serena di Lapigio, un evento in cui parenti, amici e non solo, hanno avuto l’occasione di salutare la dimora che la coppia lascerà il prossimo 31 luglio nel cuore di Roma, un appartamento privato situato nell’esclusivo contesto di Villa Albani Torlonia. Ma invece di fare una semplice festa, hanno organizzato un vernissage in cui ad essere esposte sono state le opere di Francesca Napoletano, sorella di Andrea, e di Benedetta Brachetti Peretti, zia di Ilaria. Le due artiste, conosciutesi grazie al fidanzamento e poi matrimonio di Andrea e Ilaria, si sono piaciute fin da subito.

Le suggestive tele di Francesca Napoletano accolgono i partecipanti fin dall’ingresso nell’appartamento nella location romana. Una rampa di scale unisce le due sale dedicate all’esposizione: una al piano superiore ed una a quello inferiore, in cui le opere delle due artiste dialogano perfettamente.
La Napoletano ha come suo soggetto prediletto le rovine romane, e per questo evento, ha esposto la serie dedicata alle colonne, elementi architettonici verticali che simboleggiano l’altezza, la forza e la strutturalità, mettendo in comunicazione la terra e il cielo. «Quando dipingo amo utilizzare le dita – racconta l’artista – il materiale principale che utilizzo è il bitume, che mescolo con la trementina per creare le zone d’ombra. Ma non solo: utilizzo cera, caffè e penne. Il risultato finale è ordinato e preciso, ma celano un gran disordine competitivo». La base di partenza delle sue opere sono le fotografie, scattate da lei o ritrovate, dopo di che inizia il disegno. Ha sempre prediletto scene senza personaggi, senza esseri umani, ma in mostra si possono ammirare alcune opere in cui delle piccole ombre raffiguranti degli individui, sono presenti.


Benedetta Brachetti Peretti, dopo essersi dedicata per 12 anni solo ai vetri di Murano, incisi al silicio, con forme geometriche o floreali, bordati d’oro, dal 2020 ha iniziato a sperimentare con la ceramica, grazie al supporto di uno scultore di Tarquinia, il quale rende concreti i disegni dell’artista. Il servizio di piatti presentato nella sala inferiore raffigura un onda rovesciata, e sono trattati con smalti che ne rendono possibile utilizzo. Candelabri e brocche, cosi come i bicchieri in vetro di Murano, completano la tavola.


E come ogni festa che si rispetti, ad animare la serata ci ha pensato la dj Arianna Del Grosso, che ha accompagnato gli ospiti per tutta la serata.