Nell’alta Tuscia viterbese nasce il MicroMuseo di Antonio Arévalo

Inaugura il 30 giugno con l’opera site-specific Eccidio di Ivan Navarro, un nuovo museo d'arte contemporanea nell'ex Torre Enel di Sipicciano

Nell’Ex Torre Enel di Sipicciano, costruzione di epoca medievale che è stata utilizzata per illuminare la città per tre decenni ed è stata poi abbandonata negli anni ’70, nasce il MicroMuseo di Arte Contemporanea dell’alta Tuscia viterbese, fondato da Antonio Arévalo.

Inaugura il 30 giugno 2023 con l’opera site-specific Eccidio di Ivan Navarro, che rimarrà permanente fino al 30 giugno 2024. All’interno di un pozzo nella Torre, Navarro crea la moltiplicazione della scritta Eccidio realizzata con i neon, scritta che si perde nella profondità del pozzo. Navarro suscita un’esperienza sensoriale che colpisce nelle viscere, fa sentire tutto il dolore e il sacrificio di un popolo, quello cileno, ma anche di altre realtà in tutto il mondo. La parola Eccidio fa anche risuonare nella mente la mattanza, i massacri, le uccisioni insensate. Nato nel 1972 a Santiago del Cile, a pochi mesi dalla dittatura di Pinochet del 1973, l’artista racconta: «Sono cresciuto in un ambiente violento in cui bisognava sopravvivere e che mi ha fatto provare tutta la difficoltà che generano, a volte, le istituzioni; d’altra parte tutto ciò dava la possibilità di uno stimolo elevato della creatività, in un Paese dove non esistevano musei o gallerie».

Nel ’97 Navarro si trasferisce a New York e l’opera Eccidio dipende dalla sua esperienza durante la dittatura, ma anche dalle esperienze di opere realizzate durante gli anni nella Grande Mela dove rubava l’elettricità a Manhattan per illuminare i suoi neon con cui girava per le strade grazie ai suoi carrelli, dalle parole di Arévalo: «Sembrava un angelo con i suoi carrelli!» Nella conferenza stampa ha moderato Matteo Lefevre e hanno partecipato Piero Rossi, Sindaco di Graffignano di cui Sipicciano è una frazione, l’Ambasciatore del Cile Ennio Vivaldi, Antonio Arévalo e Ivan Navarro. Matteo De Ferra ha introdotto la figura di Arévalo: «È stato esule cileno arrivato in Italia negli anni ’70 ed ha due patrie, la casa madre, ovvero il Cile, e la patria d’elezione, ovvero l’Italia. È poeta, critico, curatore d’arte contemporanea, già addetto culturale presso l’Ambasciata del Cile in Italia. È una figura intellettuale che ha una storia importante».

Il Sindaco ha sottolineato come il MicroMuseo unisca l’arte antica che si può respirare in questi luoghi – si pensi alla Cappella Baglioni del Quattrocento –, all’arte contemporanea, e ha dichiarato che «Ivan Navarro ci rende orgogliosi e Antonio Arévalo ha avuto l’idea geniale di ripristinare la Torre di Sipicciano che per noi era un problema». L’Ambasciatore ha commentato che: «Questo Museo è un motivo di speranza per il momento in cui versa l’umanità, tra guerre e cambiamento climatico, questo perché l’arte comunica e trasmette ed è un motivo di riflessione profonda». Ha poi ringraziato Arévalo per il suo lavoro di trait d’union tra Cile e Italia e per aver fatto riscoprire un luogo sconosciuto come Sipicciano. Arévalo parla di “coronamento di un sogno” riferendosi alla nascita di questo MicroMuseo. Poi ha dichiarato: «Ho chiamato Ivan Navarro, compagno di strada di molti anni, con cui abbiamo collaborato durante la Biennale di Venezia del 2009 per il Padiglione del Cile dove io ero curatore insieme a Justo Pastor Mellado e lui l’artista. E questi territori mi hanno sempre attratto perché sono i luoghi di Balthus, Twombly, Matta. Il significato di questo Museo è quello di risvegliare un piccolo paese che deve iniziare a parlare contemporaneo per una nuova sensibilità e una nuova coscienza». Altri artisti dialogheranno con l’opera di Navarro, ad esempio Gian Maria Tosatti, che durante la conferenza stampa ha ricordato come Arévalo sia stato un punto di riferimento per i giovani artisti a Roma, mentre Navarro ha ringraziato il nostro curatore per l’occasione che gli ha dato: l’aver inaugurato con una sua opera il nuovo MicroMuseo.

* Il progetto è promosso dall’Associazione Culturale Palimpsesto, con il sostegno della Direzione Culturale del Ministero degli Affari Esteri del Cile, dal Comune di Graffignano, dall’Università Agraria di Sipicciano, dalla Pro Loco di Sipicciano, le Accademie di Belle Arti di Palermo, Roma e Viterbo.

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